La moda futurista della maison Laura Biagiotti ha sfilato nel museo Maxxi a Roma. "Ho immaginato una trilogia - spiega Lavinia Biagiotti Cigna, alla guida dell'azienda dalla scomparsa di sua madre Laura -: la Piazza del Campidoglio con il suo spirito di Rinascimento (dove ha sfilato nel settembre 2020 ndr), l'Ara Pacis (dove si è svolto il defilé a febbraio ndr) che evoca la Roma augustea suggerendo una nuova età dell'oro, e adesso il Museo Maxxi, che accoglie le arti del XXI secolo, censendo il futuro. Con il Museo Maxxi il Gruppo Biagiotti condivide valori e visioni per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale e una proficua collaborazione nata in occasione della mostra 'Casa Balla. Dalla casa all'universo e ritorno'".
"In questo terzo appuntamento a Roma - prosegue la stilista - investighiamo la connessione tra la donna e il nuovo tempo, tra la moda e l'arte, l'abito e lo spazio. In un progetto architettonico unico al mondo realizzato da Zaha Hadid va in scena l'atto del vestirsi come gesto espressivo e creativo, in divenire, in movimento, in veloce cammino verso una sempre più personale bellezza".
"Tema centrale della mia nuova collezione che ho intitolato ReinventingtheUniverse - racconta Lavinia - è il Futurismo e il futuro, che per me è un'opportunità che ognuno di noi si disegna, un giardino da coltivare. La moda è qui e nello stesso tempo è già nel futuro. Anticipa cambiamenti, stati d'animo, innovazioni. È manifestazione dell'umano comportamento che si evolve nei ritmi della contemporaneità, comunicando un atteggiamento o un messaggio, generando bellezza e creatività.
L'abito veste il movimento della vita. Ho voluto rinnovare l'abito formale con il colore. Ho mutuato da mia madre Laura la passione per il futurismo, per Giacomo Balla, per colori e forme energizzanti. Le sollecitazioni futuriste suggeriscono di volgere lo sguardo avanti, atteggiamento più che mai necessario in uno scenario di pandemia globale quale quello che ha segnato in maniera indelebile l'umanità".
La collezione Biagiotti S/S 2022 ha come testimonial l'etoile Eleonora Abbagnato che, oltre a prestarsi come modella indossando una gonna a ruota con un maxi fiore stampato, si esibisce in una danza. Sfila anche la figlia dell'etoile Julia Balzaretti che debutta in passerella con giovanissime fan del marchio, tra cui Vittoria Rosolino, figlia del campione Massimiliano e Natalia Titova. Nel parterre oltre al presidente della Camera della Moda Italiana Carlo Capasa, visto che si parla di Futurismo, il movimento che partiva dal tema della velocità, spicca il volto di Marcell Jacobs, il campione olimpionico dei cento metri e della staffetta, "l'uomo più veloce del mondo".
Nella collezione stampe e colori fanno la parte del leone. I print sono un'esplosione d'energia. Quelle futuriste riproducono il "Bozzetto per sciarpa con linee andamentali" del 1930 di Giacomo Balla (Torino 1871 - Roma 1958), una delle opere del Maestro facenti parte della Fondazione Biagiotti-Cigna. Non manca il 'Bianco Biagiotti', vera e propria comfort-zone per riempire di luce le sfide del quotidiano, divide la scena con colori futuristi e accesi: fuxia e violacei, gialli vibranti, arancione e verdi che sfumano nel blu. Le composizioni di fiori riproducono preziosi disegni degli archivi Biagiotti e raccontano il piacere di vestirsi con petali colorati anche in contesti formali, blazer, spolverini e pantaloni sartoriali. La maglieria Biagiotti coniuga arte e artigianato, punti innovativi e lavorazioni sapienti fatte a mano. Il blazer bianco di cashmere e seta è il capo imperdibile della stagione, veste i tempi nuovi della donna avvolgendola come un abbraccio. Il maxi pull riproduce una composizione di trecce. Tagli asimmetrici come lampi di velocità uniscono maglia e tessuto negli abiti iper-femminili: incorniciano la silhouette. Nodi e intrecci definiscono la nuova scollatura di spalle e schiena negli abiti di cashmere in toni accesi.
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