Nel 2022 il mercato della moda italiana raggiungerà quota 78 miliardi di euro, mentre si arriverà a 81,3 miliardi nel 2023, superando i livelli pre-pandemia. E' quanto emerge dall'analisi presentata a Firenze in occasione di Pitti Uomo dall'Ufficio Studi PwC Italia insieme alla Fondazione Edison. Il sistema moda rappresenta circa il 12% dell'intero settore manifatturiero italiano in termini di valore aggiunto, secondo lo studio, e circa il 14% in termini occupazionali, garantendo all'Italia un surplus commerciale con l'estero strutturalmente superiore ai 30 miliardi.
Dopo un primo trimestre 2021 con un fatturato in linea con quello dello stesso periodo 2020 (-0,3%), nel secondo trimestre l'industria della moda italiana è cresciuta del 63,9% (-15% sul 2/o trimestre 2019). Secondo i dati della Camera Nazionale della Moda, il comparto mostra nei primi 5 mesi del 2021 una crescita complessiva delle esportazioni del 27,6% e del 34,3% verso i soli paesi extra-Ue, con un incremento prossimo al raddoppio (+93,9%) verso la Cina. Bene anche la Francia (+35%), gli Usa (+31,9%), e la Corea (+27,8%). "I grandi marchi fashion che hanno investito - si legge in un nota di sintesi - per efficientare le proprie strategie di vendita e distribuzione sui mercati locali, soprattutto in Cina, e potenziare le proprie piattaforme digitali ed e-commerce, hanno registrato performance positive con risultati oltre alle aspettative".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA