Il debutto del nuovo brand di Ennio Capasa, Capasa Milano, ha aperto al teatro degli Arcimboldi la settimana della moda milanese, la prima - dopo due anni di restrizioni per il Covid - più reale che digitale. E forse non è un caso, ma un auspicio, che a inaugurare la rassegna non ci sia solo la sfilata-evento del fondatore di Costume National, ma anche l'apertura del Fashion Hub della Camera della Moda dedicato ai giovani e una serie di nuovi talenti capaci di interpretare questo momento storico. All'ADI Design Museum, nuova sede del Fashion Hub, trovano spazio il progetto We Are Made in Italy, con 5 designer BIPOC (Sheetal Shah, Judith Borsetto, Nyny Ryke Goungou, Zineb Hazim, Romy Calzado), e la room 'Designers for Ethical Fashion' dedicata al tema della moda etica e sociale. Tra le proposte, Sep, che dà lavoro a oltre 500 ricamatrici nel campo di Jerash, in Giordania; Ara Lumiere con la sua collezione ready-to-wear prodotta da donne vittime di attacchi con acido e che utilizzerà il 100% dei ricavi per aiutarle a reintegrarsi nella società; Cartiera, che forma e assume rifugiati e richiedenti asilo.
Attenzione anche alla sostenibilità con la quinta edizione del progetto Designer for the Planet e cinque brand (BENNU, Acidalatte, DassùYAmoroso, Vernisse, Raree Show) il cui lavoro si basa su stringenti criteri di sostenibilità ambientale.
Non solo una collezione ma un''ecomachia', vale a dire una battaglia ambientale, quella presentata da Gilberto Calzolari, per il quale "oggi non non è più tempo per idealismi, ma di essere consapevoli che tutto ciò che facciamo genera sprechi". Ecco quindi che ha scelto di usare autentici capi della seconda guerra mondiale e trasformarli in abiti femminili e romantici.
E' tutto sostenibile anche il debutto milanese del brand Cuoio di Toscana, che accompagna la sua label con l'invito 'Step into the green side'. E' tutta 'black', invece, la collezione Yezael presentata da Angelo Cruciani con un video di cui sono protagonisti i ragazzi di oggi, imprigionati nelle loro stanze e nei loro cellulari, diventati quasi un'estensione dei loro corpi. Nel video i giovani parlano, ridono, litigano, ballano, si specchiano nei loro cellulari, che entrano nei pantaloni e sotto gli abiti. Domani si entra nel vivo della rassegna, che prevede 69 sfilate, di cui 60 fisiche e 9 digitali.
Tra gli appuntamenti, il ritorno in calendario di Bottega Veneta, Diesel , Gucci, Trussardi e Plein Sport, e il debutto di AC9, Ambush, Andreadamo, Aniye Records, Cormio, Ferrari, Han Kj›benhavn, Husky, Palm Angels e Tokyo James. Sempre sul fronte giovani, la Maison Valentino da visibilità sul proprio canale IG @maisonvalentino allo show dell'emergente Marco Rambaldi. Tra i big in passerella oltre a Diesel, anche Fendi e Roberto Cavalli. Giovedì è la giornata di Prada e del ritorno di Emporio Armani, dopo l'annullamento dell'uomo il mese scorso. Venerdì occhi puntati sulla rentrée di Gucci, ma anche su Etro, Versace e Tod's. Sabato 26 riflettori su Dolce e Gabbana, Marni, Scervino e Bottega Veneta, mentre domenica si chiude in bellezza con Giorgio Armani. Quasi solo digitali, infine, gli appuntamenti del 28 febbraio, ultimo giorno ufficiale di rassegna.
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