Ha la forza della semplicità la collezione Prada per la prossima estate: apparentemente facile nella sua immediatezza, frutto in realtà di un processo di selezione e riduzione che porta a nuova vita gli archetipi del guardaroba maschile. Un cappotto lineare a quadretti Vichy, uno short di pelle con le zip, lo stivaletto texano, i pantaloni di denim, il classico abito si fanno quasi dichiarazioni assertive, scelte precise di stile, fatte di abbinamenti inediti.
"La collezione - spiega Miuccia Prada - è incentrata sul concetto della semplicità come scelta e rappresenta una delle idee di moda e di tendenze che ci interessano. L'intento era disegnare abiti che la gente potesse indossare davvero, ma che avessero un impatto. Per noi la moda è questo, ora".
"La collezione si basa in realtà - aggiunge - su una serie di scelte concettuali - un cappotto, jeans, un abito. I capi sembrano semplici ma sono il risultato di un processo di scelta: esistono centinaia di cappotti, perché questo è quello giusto? È la combinazione di un lungo lavoro di creazione e decisione, ma anche di istinto. È una questione di stile." Da parte sua, Raf Simons spiega che "uno stesso capo può cambiare completamente linguaggio e funzionare in modi diversi a seconda delle sue materializzazioni, trasformandosi ancora, se unito ad altri elementi. Ogni indumento è semplice, diretto, puro, ma al tempo stesso - sottolinea il condirettore creativo del brand - presenta una complessità nelle combinazioni e nel contesto." Non a caso la sfilata - ambientata nel modellino di una casa ingrandito a dismisura e realizzato interamente in carta e cartone, che saranno poi recuperati - si apre con un completo nero sartoriale, indossato con camicia bianca e cravatta, ma con gli stivaletti texani e i pantaloni attillati che si fermano alla caviglia. E prosegue con short e canotta in pelle, bomber e dolcevita a righe, cappotti e giacche senza collo, abiti classici abbinati alle sneakers e alla maxi bag, camicie a scacchi abbottonate dietro, bluse e pantaloni in denim.
Tanti gli ospiti in sala, da Jeff Goldblum a Jake Gyllenhaal, da Rami Malek a Michael Elmgreen, ma le centinaia di ragazzine assiepate in via Lorenzini, di fronte alla Torre sede della sfilata, avevano occhi e strilli solo per il cantante sudcoreano Jeong Jae-hyun, della boy band NCT, e per il suo connazionale Song Kang.
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