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Tributo a Roberta di Camerino, da Grace Kelly al Gay Pride

Tributo a Roberta di Camerino, da Grace Kelly al Gay Pride

Saggio di Gianluca Lo Vetro sulla stilista per mostra a Cortina

ROMA, 10 dicembre 2022, 18:19

(di Patrizia Vacalebri)

ANSACheck

Roberta di Camerino - RIPRODUZIONE RISERVATA

Roberta di Camerino - RIPRODUZIONE RISERVATA
Roberta di Camerino - RIPRODUZIONE RISERVATA

"Tribute to Roberta di Camerino: da Grace Kelly al Gay Pride. Dietro le quinte di un mito veneziano". E' il titolo del saggio su Roberta di Camerino, al secolo Giuliana Coen, del catalogo "Veneziamo Cortina", che ha accompagnato una mostra in onore della stilista, inaugurata a Cortina d'Ampezzo, l'8 dicembre, nell'ambito della fashion week che si svolge nella località sciistica fino al 10 dicembre. La mostra è stata organizzata dall'antiquario Claudio Zanettin nella sua galleria, La Ruotellina. Autore del saggio è invece il giornalista Gianluca Lo Vetro, che di Roberta di Camerino è il massimo conoscitore, visto che nel 1995 aveva già curato una mostra per i 50 anni del marchio (Il Giubileo di Roberta di Camerino, a Pesaro) e scritto diversi saggi sulla creatrice.
    "Tra l'altro Giuliana Coen - ricorda Lo Vetro al telefono con l'ANSA - era nata a Venezia nel 1920 e morta nel 2010, quindi proprio l'8 dicembre avrebbe compiuto 102 anni. Ma protagonista dell'esposizione è la celebre borsa modello Bagonghi. Un bauletto panciuto che Grace Kelly rese iconico nel suo primo viaggio in Italia da Principessa di Monaco (1959) al fianco del consorte, il Principe Ranieri III. Da allora le signore dell'epoca vollero 'la borsa della Principessa'". Perché il nome Bagonghi? "Giuliana - ricorda Lo Vetro - battezzò così questo bauletto piccolo e panciuto, studiato nel 1950, ispirandosi a Bagonghi: un nano che ai primi del '900 divenne una celebrità, dando quel nome a tutti i suoi simili circensi che ne discesero". "La Bagonghi era realizzata con i preziosissimi velluti di soprarizzo del veneziano Bevilacqua, sul Canal Grande -spiega Lo Vetro - tanto delicati da essere tessuti al buio al ritmo di mezzo metro al giorno. Se ne forniva anche il Vaticano". La collezione di 38 borse vintage, unica al mondo, per la prima volta riunite da La Ruotellina, viene mostrata dunque a Cortina nel giorno del compleanno di Giuliana Cella, l'8 dicembre, proprio nella città dove la stilista aprì il primo negozio del suo marchio. Corollario della mostra, una selezione di cravatte e foulard RdC, provenienti dalla collezione privata di Beppe Pisani. L'industriale sericocomasco li ha prodotti dal 1986 in poi. All'evento che ha visto la partecipazione della figlia della stilista, Roberta, sono state mostrate inoltre foto e memorabilia della cosiddetta "Dogaressa". Oltre alla collezione di Vintage Bags originali. Pezzi inestimabili, che raccontano come la stilista veneziana, abbia conquistato le passerelle e star come Elisabeth Taylor, Grace Kelly, e in tempi più vicini a noi, la cantante Madonna. Nel 1956 Roberta di Camerino vinse anche il Neiman Marcus Award, l'Oscar della Moda, grazie al suo stile riconoscibile e inimitabile, che riprendeva le tecniche dell'artigianato veneziano e i colori della città, rosso, verde e blu navy, come i quadri di Tiziano. Nel giugno del 2008 il marchio Roberta di Camerino è stato acquisito da Sixty Group SpA di Wicky Hassan e Renato Rossi.
   

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