"Fashioning the World. Sharing Knowledge, Building Communities" è il titolo del progetto realizzato dall'Università Sapienza di Roma, in collaborazione con il Comitato Expo 2030 Roma, rappresentato dalla vice presidente Lavinia Biagiotti, e dal direttore generale Giuseppe Scognamiglio, a sostegno della candidatura della capitale ad ospitare Expo 2030. La rettrice dell'università Antonella Polimeni ha introdotto il progetto nel corso di una tavola rotonda svoltasi nella Sala Senato del Rettorato della Sapienza, in presenza tra gli altri di Lamberto Mancini, direttore della Fondazione Expo Roma 2030 e dei rappresentanti delle grandi maison, da Valentino a Balestra fino a Bulgari. Il programma, nato a partire dalle attività del Corso di Laurea magistrale internazionale (Master) in Fashion Studies del Dipartimento di Storia Antropologia Religioni Arte Spettacolo (Saras), vede coinvolti importanti brand del made in Italy, come Cucinelli, Balestra (presente Sofia Balestra nipote del fondatore della maison Renato scomparso a fine 2022), Biagiotti, con Lavinia Biagiotti Cigna non presente come annunciato, ma in collegamento video dal suo circolo Marco Simone Golf & Country Club, dove si stanno svolgendo i preparativi per la Ryder Cup 2023.
L'obiettivo è quello di esplorare i temi dell"'intangible heritage, della sostenibilità e della valorizzazione dei territori e delle comunità". Dopo l'introduzione della rettrice, sono seguiti gli interventi e i saluti di Lavinia Biagiotti, del direttore generale del Comitato promotore Expo 2030 Roma, Giuseppe Scognamiglio. Inoltre sono intervenuti il prorettore all'internazionalizzazione di Sapienza, Bruno Botta, il direttore del Dipartimento di Storia antropologia religioni arte spettacolo (Saras), Gaetano Lettieri e il direttore della Fondazione Expo Roma 2030, Lamberto Mancini. La presidente del Corso di Laurea magistrale in Fashion Studies, Romana Andò, ha presentato obiettivi e finalità del progetto che guida la candidatura di Roma per Expo 2030, "Persone e Territori: Rigenerazione, Inclusione e Innovazione" che coincide con il sempre più ampio impegno di Sapienza nel promuovere uno scambio con il territorio romano e italiano, attraverso progetti di ricerca.
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