Canali, storico brand italiano dell'abbigliamento maschile, ha deciso di ricondurre tutte le sue iniziative di sostenibilità nel progetto CAre. "Per noi ha un valore particolare perché unisce le prime due lettere del nostro nome - Canali - con RE, una sillaba semplice ma tenace che ricorre nei nostri valori e negli impegni presenti e futuri" dice Stefano Canali Presidente e Ceo Canali Group. Così l'azienda si è dotata di un codice etico a tutela del fattore umano e per ridurre consumi ed emissioni. Il tutto legato alla scelta di restare a Made in Italy, per un " sentimento forte di appartenenza a un territorio, la volontà di tutelare le condizioni di lavoro delle persone, ma anche la più semplice risposta a un'esigenza di qualità che oggi evolve in un concetto più esteso di sostenibilità: produrre infatti in Italia, a partire da materie prime eccellenti, un capo con caratteristiche sartoriali ne assicura una maggiore longevità". A livello di impresa, Canali ha deciso di fare un passo ulteriore, misurando la propria impronta ambientale, sia a livello di organizzazione (OEF) che di prodotto (PEF), considerando anche le materie prime e tutta la logistica. La mappatura e certificazione ha richiesto quasi due anni di lavoro. Nella collezione A/I 2023 un primissimo assaggio di capi in materiali riciclati, mentre nei negozi è attivo un servizio per la cura, riparazione e il ripristino dei capi al fine di garantirne la massima durabilità.
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