"Penso che ci aspetti un momento meraviglioso, abbiamo dimostrato che quando ci mettiamo tutti insieme possiamo dimostrare al mondo che siamo i numeri uno. Non dobbiamo avere paura di niente". L'edizione 104 di Pitti Uomo prende il via oggi alla Fortezza da Basso con una ventata di ottimismo portata dal neo presidente di Pitti immagine, Antonio De Matteis, che al suo debutto in questo ruolo ha voluto ringraziare i colleghi imprenditori e chi lo ha preceduto, Claudio Marenzi. Assente invece alla cerimonia di inaugurazione, il ministro Adolfo Urso, a causa della scomparsa di Silvio Berlusconi, che ieri sera è stato ricordato dalla presidente del Centro di Firenze per la moda italiana Antonella Mansi alla cena di gala, preceduta anche da un minuto di silenzio.
Sono 825 i brand presenti a a questa edizione del salone e che fino al 16 giugno mostreranno le collezioni per la primavera-estate 2024. "Abbiamo il 43% di espositori internazionali - ha continuato De Matteis - abbiamo cercato di renderlo attrattivo sia fuori che dentro la Fortezza". Resta però il problema del costo della trasferta a Firenze per i buyer, tema a cui De Matteis dice che "bisogna pensare: i voli sono aumentati in un modo incredibile, i prezzi degli alberghi in città sono schizzati, cerchiamo di fare accordi per queste manifestazioni, per cui chi vuole venire non debba spendere una cifra enorme", ha detto rivolgendosi anche al sindaco Dario Nardella. Il primo cittadino, dal canto suo, ha parlato proprio della necessità di operare per "rimuovere gli ostacoli" e poi anche della nuova veste che avrà la Fortezza da Basso: dal 15 luglio "partiranno i lavori per il padiglione Bellavista, 800 giorni di lavori, 26 milioni di euro dei complessivi 70 milioni necessari per il restyling". Intervento che non influirà sullo svolgimento del prossimo Pitti Uomo. "Siamo sicuri che l'attività continuerà, faremo sicuramente un bel lavoro insieme - il commento di De Matteis -: alla fine dei lavori saremo tutti felici di avere una struttura supermoderna e superefficiente".
Sergio Tamborini, presidente di Sistema moda Italia, ha parlato della necessità di essere presenti nel contesto europeo.
"Siamo mancati per tanto tempo in Europa come paese - ha detto - anche come imprese", e invece "lì ci dobbiamo stare, perché lì vengono fatte le regole, e la prima regola che dobbiamo chiedere sia rispettata è quella dell'importazione dei prodotti che arrivano dall'estero all'interno del contesto europeo, perché la prima sostenibilità sta lì". Un ragionamento che riguarda soprattutto il futuro della moda europea. "Il Parlamento Europeo ha approvato le nuove regole - ha detto, parlando del regolamento Ecodesign -, con 16 capitoli che ci riguardano, dalla responsabilità dei produttori al passaporto digitale, e saremo obbligati a usare la parola 'green' non a sproposito.
Ciascuno dovrà trovare la sua strada".
Intanto in fiera già c'è gran fermento da stamani, tra gli stand si è visto anche il presidente della Camera nazionale della Moda Carlo Capasa, a ricordare il buon rapporto di collaborazione tra le due città della moda, Firenze e Milano.
In conferenza è stato anche consegnato il premio Pitti Immagine Uomo a Marco Palmieri di Piquadro.
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