In un'epoca di sovra-esposizione, il lusso è discrezione. E se il 'quiet luxury' è già definito un trend del passato, ecco che il prossimo inverno sarà all'insegna di una moda maschile sofisticata, ma discreta, che ama il sartoriale più puro con comodi blazer da portare da mattina a sera, completi (anche a tre pezzi), tanto velluto e contaminazioni dai paesaggi nordici innevati. Proprio la palette cromatica subisce una svolta, con la rivincita dei neutri (anche nella versione total look) che rilanciano un inverno luminoso. Tra le oltre 800 aziende di Pitti Uomo 105, che ha chiuso a Firenze passando il testimone a Milano, c'è una comune tendenza che riguarda i colori di stagione: non più solo destinati all'abbigliamento da montagna, i toni sobri e neutri pastosi sono i nuovi protagonisti del guardaroba maschile per l'autunno/inverno 2024/25. Benvenute, allora, sfumature chiare su maglie, completi, blazer e anche piumini. Dall'avorio all'avena, dal panna al ghiaccio, dal bianco ottico al burro, fino al caramello, i neutri sono il nuovo nero, da indossare da mattina a sera, anche nelle occasioni formali.
Nuove consistenze invernali inseguono la bellezza del paesaggio nordico su tessuti avvolgenti e capi antifreddo. Il riferimento al design scandinavo partecipa al gioco di pesi tra materiali lussuosi e strutture in lana, alpaca e mohair. Vale per i completi (torna con forza anche quello a tre pezzi), per i nuovi blazer dal taglio oversize (anche nei tweed dai toni neutri), ma anche per i pantaloni, capispalla e shearling. Col velluto grande protagonista di stagione sia nella versione liscia che a coste. Anche la maglieria ne viene coinvolta, ma avrà forme voluminose: il guscio avvolgente del cashmere, la compattezza della lana merino e i sapienti mix di cashmere-seta-lana accolgono lavorazioni che esaltano le peculiarità di ogni singolo capo, in tonalità tenui e con rimandi fiabeschi (qui con i grigi e i beige naturali a contrasto). Visti al salone anche tanti pullover a intarsio, dolcevita pastello e maglie a rombi in lana-cashmere. Torna anche quella nostalgia da esploratori che riporta auge le contaminazioni dal mondo della montagna, del trekking, della vita outdoor anche quando la temperatura scende sotto lo zero. Pensando alle avventure tra rocce e ghiacciai, la moda disegna capi perfetti per spedizioni al Polo Nord: tecno-tessuti waterproof e antivento, capispalla multifunzione resi unici da superfici lucide e rugose. Tutto converge in collezioni basate su tessuti high-tech performanti, dove il concetto di outdoor disciplina texture nate per attività come hiking e trekking: cargo, tecno-gilet, versatili giacche anti-intemperie ravvivano l'outfit anche nel quotidiano, in città e in natura.
Su questo tema restano forti i valori fondanti come il rispetto per il pianeta, con tante collezioni green nate da attività di riciclo e upcycling, attente all'efficienza nel consumo di acqua ed energia. Anche qui ad ispirare la palette cromatica c'è la natura innevata, montagne fumose, nebbia e coste selvagge. Gli unici tocchi di colore sono i toni terrosi di verde muschio e grigio pietra, blu tempesta e qualche flash di arancio.
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