/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Da Marras uno show che è un no alla violenza sulle donne

Da Marras uno show che è un no alla violenza sulle donne

L'attualità irrompe sulle passerelle

MILANO, 21 febbraio 2024, 20:23

Redazione ANSA

ANSACheck

Milan fashion week: Antonio Marras - RIPRODUZIONE RISERVATA

Milan fashion week: Antonio Marras -     RIPRODUZIONE RISERVATA
Milan fashion week: Antonio Marras - RIPRODUZIONE RISERVATA

L'attualità irrompe sulle passerelle della Milano Fashion Week da Antonio Marras che fa di Eleonora d'Arborea, principessa medievale di Sardegna, che nel Milletrecento promulgò una legge che imponeva allo stupratore di risarcire la sua vittima, la sua musa per la collezione per il prossimo inverno.
    "Chi fa il nostro mestiere - racconta lo stilista sardo nel backstage della sfilata, 'interpretata' da Filippo Timi e Anna Della Rosa - non può essere avulso da ciò che succede intorno, dalle situazioni nazionali e internazionali. Non é che fare moda significa isolarsi, e vivere in un mondo fatato e di frutta candita. La moda è lo spirito di quello che siamo, e la restituzione di quello che sentiamo, è un linguaggio, un alfabeto che ci aiuta a comunicare. E comunica quello che é lo spirito dei tempi che viviamo. Che non sono tempi veramente meravigliosi. Quello che mi colpisce di più di questi tempi é la violenza sulle donne e tutti questi conflitti che stanno dilaniando il mondo. Non possiamo - sottolinea - essere avulsi dalle situazioni che ci riguardano anche indirettamente, dalle quali siamo bombardati tutti i giorni".
    Così le sue donne sono un po' principesse e un po' guerriere, tra gorgiere, cotte medievali ricreate in tessuto, aculei preziosi, ricami e strascichi, pizzi e copricapi come elmi.
   
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza