E' una videochiamata in diretta con 1000 persone che nei giorni scorsi si sono accreditate sul sito del brand e hanno avuto accesso ai preparativi della sfilata, lo show di Diesel per il prossimo inverno.
"Questa stagione - spiega il direttore creativo Glenn Martens - abbiamo aperto Diesel al mondo, dando libero accesso al dietro le quinte nei giorni antecedenti alla sfilata. Il set per la nostra sfilata è una videochiamata in diretta con I fan di Diesel dal mondo intero. Diesel è una democrazia della moda, è quindi naturale per noi svelare ciò che è solitamente tenuto nascosto".
Per 72 ore prima della sfilata del 21 febbraio alla Milano Fashion week, Diesel ha dato libero accesso ai retroscena e ai preparativi per la sfilata a 1000 persone, i cui volti hanno fatto da set allo show, incastonati in alcuni videowall per il live stream. Svelare ciò che è nascosto è anche l'essenza della collezione, dove una camicia in jersey devoré è come bruciata dal sudore, sotto le braccia e sul petto, così come le canotte e i miniabiti a maniche lunghe in tartan.
Allo stesso modo le giacche doppiopetto in denim sono state spalmate, ma una volta sbottonate, il denim originale si rivela.
La mussola è accoppiata al jersey e poi devorata, esponendo il contrasto tra i vari strati, a fiori o animalier. Anche i cappotti in eco-pelliccia sono stati accoppiati e poi bruciati per mostrare i fiori sottostanti, mentre gli abiti in maglia con stampa leopardata sono come corrosi in un trompe l'oeil di denim. La maglieria pesante è arruffata in cappotti, giacche, gonne e boleri, mentre l' eco-pelliccia a doppia tinta è ricoperta da uno strato di maglia che la fa quasi sembrare una grafica.
Al centro della collezione, come vuole il dna del brand, il denim, spalmato, devoré o jacquard, anche a più strati. "Mi piace - chiosa Martens - quando non si colgono le cose a prima vista, incita a osservare ancora."
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