L'inauguration Day di Joe Biden e Kamala Harris mobilita lo star system: l'inno nazionale sui gradini del Capitol affidato a Lady Gaga, Jennifer Lopez per l'intrattenimento musicale e in prima serata Tom Hanks in uno speciale tv di 90 minuti con Jon Bon Jovi, Demi Lovato, Justin Timberlake e Ant Clemons sono tra i momenti salienti di un 20 gennaio blindato dopo l'assalto degli ultrà trumpiani al Congresso.
Non ci sarà pubblico, se non incollato al piccolo schermo. Le autorità di Washington hanno chiuso l'intero National Mall per motivi di sicurezza, mentre un "muro inviolabile" di oltre due metri è stato eretto attorno al Capitol. Mentre Biden, che avrebbe voluto arrivare a Washington in treno come aveva fatto per decenni quando era senatore, ha dovuto rinunciare.
Il cartellone di 'serie A' è lontano anni luce dal disastroso insediamento di Donald Trump che, per il "suo" 20 gennaio, non aveva trovato altro che Jon Voight, il coro del Tabernacolo Mormone, Big and Rich, e 3 Doors Down.
Saltato il tradizionale tour della Casa Bianca con il predecessore, Biden si impegnerà a "preservare, proteggere e difendere la Costituzione" posando la mano su una monumentale Bibbia con la croce celtica passata di generazione in generazione nella sua famiglia dal 1893. Il futuro "46" l'ha usata già sette volte da senatore e altre due da vice-presidente.
Amici di famiglia, il sacerdote gesuita Leo Donovan e il pastore metodista Silvester Beaman, apriranno e chiuderanno la cerimonia in cui tra l'altro Amanda Gorman, una 22enne poetessa e attivista di Los Angeles, leggerà una sua composizione.
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