Fronte liscia e brillante come una ciotola di porcellana, sopracciglie depilate e schiarite fino ad essere quasi invisibili, zigomi gonfi quanto le labbra: Madonna ha reagito con ira alle reazioni dei fan (e non) che l'hanno derisa ferocemente dopo l'apparizione ai Grammy. "Misogini, pieni di pregiudizi contro gli anziani", ha sparato a zero la cantante dopo commenti al vetriolo tra cui quello del conduttore della tv britannica Piers Morgan, non certo un ammiratore: "Pensavo che Halloween fosse in ottobre".
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La reazione sui social ha fatto ombra al vero motivo per cui Madonna - il peso di sette Grammy alle spalle - era salita sul palco della Crypto.com Arena per introdurre una performance del musicista non binario Sam Smith con la cantante trans Kim Petras. "Avevo pensato inizialmente di presentare l'ultimo premio, quello per l'album dell'anno. Poi ho pensato che sarebbe stato piu' importante introdurre la prima cantante trans che si esibisce ai Grammy: un momento che ha fatto la storia".
Le cose non sono andate come Madonna aveva immaginato: "Anziche' rendere omaggio al coraggio di artisti come Sam e Kim, molti hanno scelto di parlare solo di certe foto ravvicinate fatte da un fotografo con una lente che avrebbe distorto qualsiasi faccia", ha spiegato la 64enne cantante, sentendosi "intrappolata nella misoginia e il pregiudizio anti-anziani di un mondo in che rifiuta di celebrare donne oltre i 45 anni e sente il bisogno di punirle se continuano a dimostrare forza di carattere, impegno nel lavoro e la voglia di essere avventurose".
E' una polemica d'annata: un uomo con le rughe e' un saggio, una donna anziana e' una strega. Se poi si scopre che ha fatto qualcosa per correggere il suo aspetto fisico, la malcapitata finisce alla gogna. Madonna non sta al gioco: "Non mi sono mai scusata per le mie scelte creative, per il mio aspetto o per il modo con cui mi vesto e non comincero' certo adesso", ha detto la camaleontica cantante, e il 'New York Times' sembra darle ragione.
La commentatrice e romanziera Jennifer Weiner ripercorre in un op-ed la storia delle "reinvenzioni intenzionali" di Madonna in 40 anni di carriera: "Dall'arrivo sulla scena dei club di New York con corsetti vintage, guanti di pizzo e crocifissi, all'ascensione tra i reali di Hollywood col look alla Marylin di Material Girl". E sempre la Weiner cita la Madonna androgina, la dominatrix, quella hippie convertita alla cabala, i look designer chic, retro-disco, o da lady inglese nella campagna britannica dopo le nozze con Guy Ritchie per non parlare del simbolo del sesso nel libro fotografico Sex di Steve Meisel.
"Dopo i Grammy - scrive - i fan si lamentano che non sembra piu' Madonna, ma di quale Madonna parlano? Lei e' stata bionda e bruna, butch e femmina. Si e' messa vestiti di scarto e couture, ha adottato e abbandonato l'accento britannico. Ogni nuova versione e' stata un look e un commento sul look, una presa di posizione sull'artificio della bellezza e sul suo diritto di stabilire i termini con cui e' vista e giudicata".
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