Passa attraverso l'accesso per le
donne ad una reale istruzione la chiave per fermare il regime
terroristico dei talebani in Afghanistan. Di ciò è convinta
Zarifa Ghafari, l'attivista e scrittrice fuggita nel 2021 da
Kabul, con l'arrivo dei talebani, dopo essere stata la sindaca
più giovane del Paese, a 26 anni. Oggi era a Mestre, per
presentare in anteprima il libro autobiografico, "Zarifa. La
battaglia di una donna in un mondo di uomini", appena uscito per
Solferino.
"Se le donne ricevessero una adeguata istruzione - ha
spiegato - la catena di produzione del terrorismo finalmente si
fermerebbe. Perché nessuna madre istruita permetterebbe a suo
figlio di unirsi a gruppi terroristici: ecco perché tutti i
gruppi estremisti hanno paura dell'istruzione delle donne".
Parlando della morte del padre, ucciso dai talebani, Ghafari
ha proseguito: "Conosco la pervasività di questi gruppi
estremisti, sono consapevole del danno che stanno arrecando al
mio Paese e alla mia gente. Per questo riesco a darmi il
coraggio di non arrendermi mai e di affrontarli ancora. So
quanto sia importante non voltarsi indietro, non arrendersi e
non fermarsi se voglio che i miei figli vivano una vita diversa
e migliore".
Ghafari - che proseguirà il tour di presentazione del suo
libro a Bassano, Roma e Napoli - era ospite a Mestre del
cartellone "In_touch", della Rete Biblioteche del Comune di
Venezia, nell'evento che ha riaperto la biblioteca di Carpenedo
Bissuola.
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