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Sale la tensione per Depp, la giuria si tiene fuori

Sale la tensione per Depp, la giuria si tiene fuori

Ducournau: "Moretti come gli altri". Ostlund: "Saremo dinamici"

CANNES, 16 maggio 2023, 17:19

Redazione ANSA

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© ANSA/EPA

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Qualche imbarazzo per partecipare all'apertura del Festival di Cannes che con il film Jeanne Du Barry di Maiwenn riabilita ufficialmente Johnny Depp? Alla provocazione il presidente svedese della giuria che assegnerà la sera del 27 maggio la Palma d'oro, Ruben Ostlund, risponde con un "no" secco, ma vai a capire cosa pensa veramente. La prima occasione con la stampa per una giuria volutamente diversa dalle altre del passato, decisamente ringiovanita, a fare da ponte con le nuove generazioni di cineasti a cominciare dallo stesso Ostlund, appena 41 anni e già due Palma d'oro (The Square e Triangle of sadness), capita il giorno dell'apertura del 76/o festival mentre salgono le tensioni.
    Attorno a lui alcuni trentenni come l'attore americano Paul Dano (appena visto in The Fabelmans di Stevens Spielberg), la 33enne americana Brie Larson (Captain Marvel), la regista francese Julia Ducournau che scandalizzò nel 2021 con Titane (unghie laccate di metallo a ricordarcelo) vincendo il primo premio. La Palma a Titane fece fare a Nanni Moretti una delle sue facce più buffe da lui stesso postata su Instagram: era l'anno di Tre Piani e la sua disapprovazione per il premio vinto da un film in cui una donna fa l'amore con una macchina resta storica. Ora si ritrova la tosta Ducournau a giudicare il suo Sol dell'Avvenire. Come si comporterà madame? "Sono qui come giurata con spirito aperto, senza pregiudizi, con uno sguardo vergine. Quello di Moretti? Lo giudicherò alla pari degli altri", risponde.
    Ostlund vuole promuovere "un gruppo dinamico con persone che si esprimono liberamente in una atmosfera feconda, intelligente, senza strategie" e detta le regole: "tre film al giorno da vedere e ogni giorno riunione e delibera raccogliendo giudizi e osservazioni".
    Intanto le preoccupazioni coinvolgono Johnny Depp. La Honte, un collettivo di attrici e attori, tra cui Julie Gayet e Laure Calamy, in una lettera pubblicata oggi su Liberation critica apertamente Cannes, che stende "il tappeto rosso a uomini e donne che aggrediscono".
   

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