Paul McCartney ha rinunciato a una giornata di registrazione con il celebre produttore Andrew Watt pur di avere una parte in una nuova canzone del prossimo album dei Rolling Stones, Hackney Diamonds, in uscita il 20 ottobre. Lo ha rivelato in un'intervista di Zane Lowe per Apple Music l'inossidabile frontman della band, Mick Jagger. Lowe ha accolto Jagger su Apple Music 1 per parlare della canzone Sweet Sounds of Heaven con Lady Gaga e Stevie Wonder lanciata ieri come seconda anticipazione dell'album, di come e' nato Hackney Diamonds e come l'ex amico-rivale dei Beatles sia stato coinvolto nella traccia Bite My Head Off. "Spesso con Paul ci mandiamo messaggi e cose del genere", ha detto Jagger: "La storia è che Andy mi ha detto: 'Sto lavorando a questo, Mick. Ha tutta la mia attenzione, il mio focus, da sei mesi', poi pero' ha agggiunto di non aver detto tutta la verità, "perché ho questa settimana prenotata con Paul proprio nel mezzo'... proprio nel mezzo delle tre settimane che avevamo prenotato per registrare le tracce. 'È l'unica cosa che non potevo cancellare'. Gli ho detto che andava bene, che avremmo preso qualche giorno di pausa". E lui ha suggerito: 'Perché non invitiamo Paul e lo facciamo suonare?'. Quindi Andy ha chiamato Paul e gli ha chiesto se voleva venire in uno dei giorni che Andy gli aveva promesso. "Cosi' Paul ha pagato per la sua sessione per essere su un disco degli Stones?", ha chiesto Lowe: "Non ha ricevuto una fattura, ma ha rinunciato a uno dei suoi giorni di registrazione!", gli ha risposto Jagger. Quanto a Lady Gaga, per l'ottantenne musicista degli Stones "è davvero una grandissima cantante e non l'avevo mai sentita cantare in quel modo prima".
Sweet Sounds of Heaven, con Stevie Wonder al pianoforte, "e' tutto suonato dal vivo" ed "e' stata un'esperienza fantastica, lei che entrava nella stanza e si apriva, cercando il suo percorso e diventando sempre più sicura. Poi siamo tornati indietro e abbiamo fatto alcune parti extra non registrate quel giorno, abbiamo fatto un po' di ordine e ci siamo ritrovati nella sala di sovraincisione, faccia a faccia, stringendo le parti, rendendole davvero precise, e ci siamo un po' sfidati e abbiamo urlato".
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