"Amo Tashi perché è imprevedibile, incasinata e complicata, i personaggi migliori sono quelli che ami odiare e odi amare, quelli che non hanno una sola dimensione". Lo dice Zendaya, in un elegante completo bianco, sul red carpet allestito sulla terrazza del cinema Barberini a Roma per Challengers di Luca Guadagnino (che ha preferito non fermarsi con i giornalisti), film in cui è protagonista con Josh O'Connor e Mike Faist di un intenso triangolo amoroso e di personalità ambientato nel mondo del tennis, tra vincitori e vinti, Il film, in arrivo il 24 aprile distribuito dalla Warner Bros,. avrebbe dovuto debuttare in apertura della scorsa Mostra del Cinema di Venezia ma poi, per lo sciopero degli attori Usa, l'uscita è stata rimandata al 2024. Ora il cast, impegnato nel tour internazionale di lancio, è approdato nella capitale per la premiere italiana.
Zendaya, giovane vincitrice, fra gli altri, di due Emmy e un Golden Globe per Euphoria e già protagonista in questa stagione di Dune - Parte 2, in Challengers (di cui è anche coproduttrice) è Tashi Duncan, prodigio del tennis che dovrà rivedere i suoi obiettivi e diventa allenatrice: una giovane donna che non ammette errori, sia dentro che fuori dal campo. Sposa Art (Faist), un fuoriclasse reduce da una serie di sconfitte. La strategia di Tashi per aiutarlo prende una piega inaspettata quando il marito si ritrova ad affrontare Patrick (Josh O'Connor), un tempo suo migliore amico ed ex fidanzato di Tashi.
In un mix tra presente e passato la tensione e il legame (anche sessuale) fra i tre arriva a un punto di rottura.
"Abbiamo avuto un intimacy cordinator sul set - spiega l'attrice - è stato fantastico e molto d'aiuto, Ci ha fatto sentire molto sicuri. Ci ha fatto parlare molto tra noi, per farci sentire tutti a nostro agio. Abbiamo passato molto tempo insieme, ci siamo allenati nel tennis insieme c'è stato il tempo di creare fra noi un legame e sentirci sicuri". Luca Guadagnino poi "crea la sensualità molto bene, comprende profondamente i personaggi".
Per O' Connor (che girerà con Guadagnino anche Camere separate, tratto dal romanzo di Tondelli), "la cosa più interessante fra i personaggi, è la loro competitività e rivalità, la combinazione tra sport e amore è molto eccitante".
Faist come Zendaya e O' Connor ha amato lavorare con Guadagnino: "E' un visionario, molto preciso nel suo lavoro, sai che riuscirà a ottenere quello che cerca e questo ti fa sentire sicuro". L'evento ha radunato una folla di fan, in gran parte adolescenti e ventenni davanti al cinema, molti dei quali con già le locandine e le foto del film da firmare. "Zendaya, come Timothée Chalamet o Florence Pugh sono simboli della generazione Z -spiega Annalisa, studente universitaria al Dams a Roma, in attesa lungo le transenne con amici coetanei, Eleonora, Francesco, Angelo e Eleonora - perché sono a aperti e disponibili con i fan e al tempo stesso emblemi di qualcosa di lontano, irraggiungibile". Zendaya poi "è una grande attrice, io la seguivo da ancora prima di Euphoria, fa Disney Club… colpisce anche per il grande lavoro che dedica all'immagine, con ogni abito, ogni particolare". La première di Challangers (in platea fra gli altri il direttore della mostra di Venezia Alberto Barbera, Pietro Castellitto, Beppe Fiorello, Gabriele Mainetti, Paolo Sorrentino, Andrea Delogu) avviene in una giornata zeppa di eventi cinematografici nella capitale. L'arrivo di Catherine Deneuve per presentare il film La moglie del presidente e in serata al cinema Moderno l'anteprima di Ennio Doris - C'è ancora domani di Giacomo Campiotti con Massimo Ghini nei panni del banchiere. Una premiere che ha tra gli spettatori anche Marina, Paolo e Barbara Berlusconi.
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