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Addio a Phil Donahue, inventò il talk show con le domande dal pubblico

Addio a Phil Donahue, inventò il talk show con le domande dal pubblico

Nella Television Hall of Fame, 88 anni, per 30 il suo show

NEW YORK, 19 agosto 2024, 20:21

Redazione ANSA

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© ANSA/EPA

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Addio a Phil Donahue, presentatore tivù che reinventò il talk show con la partecipazione attiva del pubblico. Lo scrive il New York Times citando un rappresentante della famiglia. Donahue è morto nella sua casa a New York, aveva 88 anni. Per circa 30 anni, dal 1967, è stato alla guida del Phil Donahue Show. All'epoca aveva solo 29 anni ma già si apprestava a diventare il re dei talk show pomeridiani.
    Il format iniziale era quello con il presentatore, il pubblico e un singolo argomento di cui parlare. Durante gli intervalli pubblicitari si rese conto che dall'audience a volte arrivavano domandee anche molto più interessanti delle sue.
    Decise così di aprire alla partecipazione attiva passando da una fila e l'altra con un microfono. Coinvolse anche il pubblico da casa con le telefonate in studio. Era arrivata quella che fu ribattezzata la 'Electronic democracy'. Nel suo show nessun argomento era off limit, come prima ospite ebbe Madalyn Murray O'Hair, all'epoca la più famosa e malvista ateista d'America. Donahue fu anche tra i primi a parlare di Aids agli inizi degli anni '80 oltre ad essere il primo giornalista occidentale ad andare a Chernobyl, in Ucraina, dopo l'incidente nucleare del 1986. Spesso si parlava anche di argomenti sessuali.
    Nel novembre del 1993 fu inserito nella Television Hall of Fame mentre nel 2002 fu eletto come la 42/a miglior star della televisione di tutti i tempi da TV Guide. 
Phil Donahue, il conduttore televisivo che rivoluziono' il modello del talk show coinvolgendo il pubblico in sala di registrazione, e' morto nella sua casa dell'Upper East Side di Manhattan dopo "una lunga malattia", al suo fianco l' attrice Marlo Thomas, con cui era sposato da 44 anni. Lo ha annunciato la famiglia.
Il Phil Donahue Show andava in onda durante il giorno con un'audience composta principalmente da casalinghe. Passeggiando tra le fila degli ascoltatori col microfono in mano, a meta' anni Sessanta Donahue trasformo' il suo salotto 'daytime' in un evento partecipativo, sollecitando dalla sala domande e commenti sui temi piu' disparati, dalla politica interna al sesso sicuro in un'orgia, dai diritti umani e le relazioni internazionali.
Vittima nel 1988 dei ratings in ribasso, il Phil Donahue Show debutto' nel 1967 su una tv privata di Dayton in Ohio rompendo fin dall'inizio con le regole dei salotti tv: senza monologo iniziale, nessun divano e niente banda, il compito di intrattenere i telespettatori era lasciato al conduttore, ai suoi ospiti e al pubblico, quest'ultimo fino ad allora abituato ad ascoltare e applaudire a comando, non a far parte dell'interazione. Donahue apri' anche la possibilita' di partecipare alle spettatrici a casa, facendo da apripista alla cosiddetta "democrazia elettronica".
Ai tempi d'oro ospitò candidati presidenziali e star di Hollywood, avvocati dei consumatori e le prime femministe, di cui lui fu un sostenitore della prima ora. "Se Sigmund Freud avesse guardato Phil Donahue non si sarebbe mai chiesto cosa vogliono le donne", aveva scritto di lui Norah Ephron nel romanzo anni Ottanta Heartburn - Affari di Cuore.
Nessun argomento era tabu', certamente non il sesso.
Vincitore di 20 daytime Emmy, Donahue porto' in tv una nascita in diretta e un aborto. Esamino' il sistema penale americano da dentro una prigione di massima sicurezza in Ohio e fu tra i primi a parlare in tv di Aids. Fu anche, nel 1986, il primo giornalista occidentale ad arrivare a Chernobyl dopo l'esplosione della centrale atomica. "Se non ci fosse stato lui, non ci sarebbe stata Oprah Winfrey", aveva detto nel 2002 la regina dei talk show rendendo omaggio al suo precursore.
Il presidente Joe Biden nel maggio scorso lo aveva insignito della medaglia presidenziale della libertà.

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