Più di trentamila firme raccolte
nella petizione popolare promossa dall'associazione ecologista
Gruppo d'Intervento Giuridico contro la possibilità di adottare
piani di abbattimento di qualsiasi specie di fauna selvatica in
qualsiasi giorno dell'anno e in qualsiasi luogo, compresi aree
naturali protette e centri abitati.
La raccolta di sottoscrizioni è indirizzata alla Commissione
europea, al presidente del Consiglio Giorgia Meloni, al ministro
dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto
Fratin e al ministro dell'Agricoltura, della Sovranità
Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida.
"La petizione - spiegano gli ambientalisti - è finalizzata
alla radicale modifica di previsioni normative che rischiano
soltanto di portare pericoli alla consistenza di specie
faunistiche rare e fondamentali per gli habitat italiani (lupo,
orso), di creare evidenti e intuitivi rischi per la sicurezza
pubblica nelle nostre città e nei nostri paesi, prevedendo
addirittura le ipotesi di abbattimento nelle aree naturali
protette e in ogni periodo dell'anno, con pesanti riflessi
negativi sulla riproduzione delle specie faunistiche e, non
ultimo, sulle attività turistiche nelle aree d'interesse
naturalistico e paesaggistico".
La campagna dell'associazione ecologista continua anche con
azioni legali "che hanno portato l'apertura da parte della
Commissione europea di una specifica procedura Eu Pilot per
accertare se siano state violate le normative comunitarie in
materia", spiega il Grig. La petizione è ancora aperta alle
sottoscrizioni.
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