(ANSA) Le quindicenni hanno risultati scolastici migliori dei loro coetanei, ma si trovano più in difficoltà con matematica e scienze, spesso per mancanza di fiducia nelle proprie capacità. E' quanto rileva un rapporto Ocse sull'uguaglianza nella scuola.
In Italia, in particolare, il gap tra il risultato medio generale delle ragazze e dei ragazzi è di 18 punti, secondo i dati Pisa 2012. In matematica, però, la situazione si inverte: la percentuale di top performer è nettamente più elevata tra i maschi che tra le femmine, con un gap di 5 punti percentuali, il sesto più ampio tra i Paesi Ocse.
Questa differenza, sostiene l'Ocse, "non ha alcuna motivazione innata", come prova il fatto che ci sono Paesi in cui le ragazzine hanno risultati uguali o migliori dei coetanei maschi in matematica. La spiegazione sta invece nelle "sensazioni sulle proprie abilità" degli studenti: "le ragazze credono meno nelle proprie capacità in matematica e scienze, e sono afflitte da una maggiore ansia per la matematica".
Nell'insieme dei Paesi Ocse, quindi, le ragazze che dicono di "non essere brave in matematica" sono il 50%, contro il 37% dei ragazzi, mentre quelle che ritengono di "imparare in fretta" in questa materia sono il 45%, contro il quasi 60% dei maschi.
"Questi dati suggeriscono - conclude lo studio - che le disparità di genere in fiducia, motivazione e autostima sono più pervasive e fermamente radicate di quelle nei risultati".
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