Un fiume in piena di cappelli rosa, donne e uomini a decine di migliaia all'indomani dell'insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca marciavano lungo i viali della capitale Usa, a New York, nelle città della West Coast per una storica protesta, la più grande delle donne in America - Leggi qui .
Il 20 gennaio 2018 si replica, con la seconda 'marcia delle donne' che se nel 2017 scandiva il suo appello alla democrazia contestando il neo eletto presidente Trump e sperando nell'alba di un nuovo movimento e di un rinnovato impegno nella difesa dei diritti delle donne, un anno dopo incrocia sul suo percorso l'onda di un'altra 'presa di coscienza' sotto l'hashtag 'metoo' nato dallo scandalo sulle molestie, ponendosi inoltre come obiettivo un appello alla partecipazione in vista delle elezioni di midterm alla fine del 2018.
Così la marcia riparte domani, dal cuore di Manhattan, attraverso Central Park, lungo Sixth Avenue e fino a Bryant Park. A Washington nei tradizionali luoghi delle manifestazioni pubbliche, tra il Mall e la Casa Bianca. Ma anche Los Angeles, Las Vegas dove l'evento e' stato lanciato anche sotto lo slogan 'Power To The Polls' (Potere alle urne), a Seattle. Da Nord a Sud, da Est a Ovest.
Intanto nella capitale americana oggi si e' svolta la 45ma edizione della 'Marcia per la vita', evento annuale organizzato dai movimenti anti abortisti giunto alla sua 45ma edizione. E con un ospite d'eccezione, il presidente Donald Trump che ha voluto esserci in video-collegamento dal giardino delle rose della Casa Bianca dove ha voluto parlare in un apposito evento.
La prima volta che un presidente garantisce la sua presenza in maniera cosi' ravvicinata. Trump ha parlato per 10 minuti: "Stiamo proteggendo la santità della vita e della famiglia al centro della nostra società", ha detto, sull'operato della sua amministrazione in tema di legislazione sull'aborto, a fronte di critiche che in queste ore rievocano posizioni ben diverse espresse dal tycoon in passato.
Il presidente ha quindi lanciato un appello al Senato affinchè approvi una legge che vieta l'interruzione di gravidanza dopo le 20 settimane. Il testo era passato alla Camera lo scorso anno ma si e' poi arenato al Senato, che non lo ha nemmeno discusso date le irrealistiche possibilità che passi considerata la limitatissima maggioranza repubblicana.