"Cambiare il mondo, una bottiglia di plastica alla volta": è l'obiettivo di Will McCallum, responsabile per la tutela degli oceani di Greenpeace UK, In Italia per presentare il suo libro "Vivere senza plastica", edito da HarperCollins. Il 5 giugno, tra l'altro , è la Giornata mondiale dell'ambiente.
Dati alla mano, McCallum spiega che circa 12,7 milioni di tonnellate di plastica stanno invadendo l'oceano ogni anno, uccidendo oltre un milione di uccelli e 100.000 mammiferi marini. Entro il 2050 - è l'allarme del dirigente di Greenpeace - potrebbe esserci più plastica nell'oceano che pesci, in termini di peso. Come fare, dunque, la differenza? McCallum prova a spiegarcelo in questa guida, che è anche una "chiamata alle armi" per porre fine alla nostra dipendenza dalla plastica.
"Meno del 10% della plastica nel mondo - spiega l'attivista - viene riciclata. Uno dei motivi è che vengono utilizzati tanti tipi di plastica diversi, spesso solo per cercare di differenziare i prodotti ed essere originali nella propria offerta. Spesso non abbiamo gli strumenti per riciclare questi materiali complessi. Pensiamo al Tetrapak: di per sé non lo trovo un materiale più dannoso di altri, solo che non tutti i paesi sono dotati della tecnologia necessaria per smaltirlo. Il secondo fondamentale motivo per cui riusciamo a riciclare solo una piccola percentuale delle plastiche che utilizziamo è che ne consumiamo davvero troppa! Ci vorrebbero decine di anni solo per costruire sufficienti infrastrutture per smaltirla tutta".
Per iniziare, dovremmo liberarci delle bottiglie di plastica: "è folle - tuona McCallum - che ce ne siano così tante ancora in giro. Nessuno le dovrebbe più utilizzare! Ci sono moltissime soluzioni per liberarsene facilmente (borracce, bottiglie riutilizzabili). Smettere di usare bottiglie di plastica è una delle cose migliori che possiate fare per l'ambiente".
Il male peggiore, però, sono le vaschette di polistirolo utilizzate nei supermercati per la carne: "Le vaschette di polistirolo nero che si usano per confezionare la carne nei supermercati sono un ottimo esempio per comprendere come non si pensi al ciclo di vita di un prodotto quando lo si progetta. Sono fatte con un particolare pigmento che impedisce ai macchinari utilizzati per il riciclaggio di afferrarlo, scivola via. È impossibile riciclarle solo per la scelta del pigmento che le colora".
Al nuovo parlamento europeo e alla corrente dei verdi, McCallum chiede più infrastrutture per lo smaltimento e di concentrarsi su nuovi materiali più facilmente smaltibili, ma la vera differenza - ne è convinto - possiamo farla solo noi: "credo che il modo più efficace e rapido per indurre un cambiamento sia semplicemente sensibilizzare le persone a ridurre il loro consumo di plastica".
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