C'è un nuovo trend che nei mesi di pandemia e soprattutto ora sta emergendo. Un termine, rigenerazione positiva, riassume il concetto certo non nuovo di stare bene ma lo aggiorna: non c'è più 'solo' il tema dell'assenza di malattie ma uno stato fisico e psicologico inteso come stato di equilibrio per cercare il quale quasi ci vogliamo allenare.
Rigenerarsi è diventato una priorità. Innazitutto è cambiato il concetto di salute: sentirsi bene significa raggiungere o avvicinarsi ad uno stato di totale benessere fisico, mentale e sociale non più semplicemente l’assenza di malattie o infermità. E per farlo cerchiamo di avere uno stile di vita impostato sul wellness e sulla corretta alimentazione: dal cibo all’attenzione per il benessere di corpo e psiche. Del resto uno degli obiettivi stessi dell'Oms indica “il raggiungimento, da parte di tutte le popolazioni, del più alto livello possibile di salute”, definita come “uno stato di totale benessere fisico, mentale e sociale”. Siamo lontanissimi parlando a livello mondiale è chiaro ma almeno nel nostro paese, come pure nel resto d'Europa si tende nettamente verso quell'obiettivo.
Per il 59% degli italiani, secondo una ricerca condotta da Levissima, prendersi cura di sé diventa sempre più un piacere, e meno una preoccupazione (41%). Il motivo? Si decide di curare maggiormente il proprio aspetto più che per apparire più giovani per sentirsi bene con se stessi (62%) e mantenersi in salute (54%). I peggiori ostacoli che si incontrano lunga la strada verso la rigenerazione positiva sono principalmente alimentazione scorretta (48%), mancanza di attività fisica (45%), mancanza di tempo (41%), seguiti da stress (36%), cattive abitudini come fumo e alcool (32%) e inquinamento (29%).
Una volta il rapporto delle persone con il benessere era occasionale, ma grazie a questo approccio “rigenerante”, che è una eredità positiva del lockdown, l’occasionalità sta lasciando il posto a uno stato mentale impostato sul wellness capace di coinvolgere molti aspetti della vita quotidiana.
LE 5 REGOLE PER UNA RIGENERAZIONE POSITIVA
Liberare la mente: stare bene passa prima dalla propria mente. Bisogna cercare di ritrovare un po’ di pace, un po’ di silenzio interiore. Fare spazio nella mente e lasciarla pulita contribuisce di molto a rigenerare soprattutto le persone particolarmente agitate e attive mentalmente, quelle che rimuginano con i pensieri. Se prima era considerata un’attività eccentrica, in questi ultimi mesi sempre più persone si avvicinano e rimangono affascinate e appagate dalla pratica meditativa.
Ridurre lo stress: lo stress è una causa comune di stanchezza, quindi imparare a identificare le sue cause e fare i conti con esse darà i propri frutti. È importante staccare dal lavoro nel tempo libero, trovare modi per rilassarsi di più dedicandosi ad attività come bagno rilassante, prenderti cura della propria bellezza, ascoltare la musica, fare una passeggiata.
Evitare cattive abitudini: per rigenerarsi ed evitare di accumulare scorie fisiche e nervose, è consigliato evitare la sedentarietà, eliminare vizi come il fumo e ridurre caffeina e alcool, soprattutto prima di dormire. Entrambi possono aumentare i sintomi della stanchezza ed ostacolare il corretto riposo rigenerativo.
Mangiare e bere correttamente: seguire una dieta variata è fondamentale se si vuole avere più vigore e ridurre la sensazione di stanchezza. Mangiare cibi ricchi di vitamine del gruppo B, di vitamine antiossidanti come le vitamine A, E e C e bere la giusta quantità di acqua, ricca di minerali e magari arricchita con infusi a freddo capaci di darle un gusto ancor più piacevole, rappresentano veri e propri rimedi naturali per rigenerare il corpo e la mente.
Svolgere attività fisica: fare esercizio può avere effetti positivi sui propri livelli di energia. Anche solo una breve camminata di 15 minuti al giorno può rigenerare la persona. Fare movimento può fare bene anche al proprio sistema nervoso: muoversi aumenta il rilascio di endorfine, vere molecole del benessere che aiuteranno anche a sopportare meglio lo stress e a combattere la stanchezza mentale.
Il vero processo di rigenerazione inizia “ascoltando” il proprio corpo, i suoi bisogni ed il modo in cui essi vengono soddisfatti. “L’intestino è il nostro secondo cervello – afferma Alex Revelli Sorini, gastrosofo e professore universitario di culture e politiche alimentari – dal quale si sprigiona il 95% della serotonina, l’ormone del buon umore. Se non ci idratiamo nel modo giusto, il nostro intestino, e quindi il nostro umore, ne risentono. L’esperienza rigenerativa del bere coinvolge tutti i sensi: idratandoci soddisfiamo non solo il nostro organismo ma anche la nostra mente. L’idratazione rappresenta un atto sociale simbolo del concetto di rigenerazione, capace di coinvolgere la sfera emotiva dell’individuo".
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