Quasi due bambini su tre praticano abitualmente almeno uno sport. Altroché sedentari! A dispetto dei luoghi comuni, i ragazzi tra i 5 e i 13 anni sono molto attivi. A dirlo è Doxa che, attraverso Doxa Kids, la divisione dedicata proprio ai più piccoli, lancia oggi KidSport, il primo osservatorio permanente sui ragazzi e lo sport volto a fotografare un fenomeno in costante crescita. «La pratica sportiva in Italia è in aumento per tutte le fasce d’età» interviene Fabrizio Savorani, senior advisor di Doxa Kids. «Ma fronte bambini e ragazzi registriamo l’incremento più significativo».
GENITORI E FIGLI A CONFRONTO — Quella dello sport è una passione condivisa nell’ambito familiare. Di più: più i genitori sono sportivi, più i figli praticano uno o addirittura più sport. «La corrispondenza è pressoché diretta» rivela Cristina Liverani, Research Manager. «Nelle famiglie in cui almeno un genitore pratica uno sport, l’incidenza dei bambini sportivi è pari al 69%. Con il 13% che pratica due o più sport! Nei nuclei “sedentari” invece i 5-13enni che frequentano abitualmente un corso sportivo scendono a quota 51%». I papà sono i più attivi delle mamme nella pratica, e presenti nell’esperienza sportiva dei figli.
CALCIO (E NUOTO) UBER ALLES — Calcio e nuoto sono i due sport più praticati dai bambini tra i 5 e 13 anni d’età. Con una differenza: al nuoto spetta la palma d’oro della disciplina più trasversale. Lo praticano quasi un terzo dei bambini, maschi e femmine. Soprattutto tra i giovanissimi. E quasi sempre ad imporlo sono proprio i genitori. «Mentre con il crescere dell’età tendono a prevalere le passioni dei singoli» specifica Linda Corbetta, Research Manager. «Ma mentre per il 53% dei maschi la risposta è una sola: calcio, calcio e ancora calcio; per le femmine c’è un tris di discipline: danza (20%), ginnastica artistica/ritmica (19%) e pallavolo (12%)».
LA PASSIONE OLTRE I CAMPI DA GIOCO — Lo sport è passione. Ben oltre la pratica. Come testimonia l’amore incondizionato dei 5-13enni per i campioni d’Italia. Federica Pellegrini e Valentino Rossi, in primis. Con le femmine che vedono in Pellegrini, poi Rossi quindi Totti e Bebe Vio i loro eroi. Mentre i maschi scommettono su Vale, e poi calciatori a gogo: con Buffon, Totti, Ronaldo e Messi in prima linea. «Ma solo il calcio ha saputo creare veramente un circolo virtuoso di attività e interesse in grado di andare oltre i campi da gioco» specifica Liverani. «Con due su 3 dei ragazzini maschi intenti a seguirlo anche in TV, che si tratti della nazionale o della squadra del cuore, un terzo e oltre che partecipa a partite dal vivo e altrettanti che fanno la collezione di figurine. Senza sottovalutare il mondo digital, social e videogiochi a tema calcio che coinvolge un appassionato su 3». Mentre Corbetta rilancia: «La sfida per gli altri movimenti è e sarà proprio quella: coinvolgere sì in presa diretta ma anche appassionare. Perché lo sport è un universo ricco e valoriale. E proprio nelle parole dei ragazzi rimanda ai concetti di “amicizia”, “piacere”, “salute” e, ancora, “natura”».
UN OSSERVATORIO PERMANENTE — «Comprendere i significati profondi della pratica sportiva, descrivere i comportamenti dei singoli, quantificare i fenomeni e interpretare i trend emergenti. Sono solo alcuni degli obiettivi di KidSport, l’osservatorio permanente di Doxa Kids, che affiancherà a un articolato impianto di ricerche di mercato momenti di comunicazione e incontri pubblici di divulgazione sul tema, con aziende e media» conclude Savorani e tra i partner della prima ora cita CSI, Decathlon, Panini, La Gazzetta dello Sport, The Walt Disney Company Italia.
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