Barbie batte la pandemia. Le ultime trimestrali della Mattel hanno registrato un aumento del 29 per cento delle vendite, un record degli ultimi 20 anni, attribuito dal colosso del giocattolo al lockdown da Coronavirus.
"Barbie a 62 anni è piu' rilevante che mai", ha commentato il il Ceo di Mattel Ynon Kreiz in una intervista al Wall Street Journal. Grazie alla bambola l'azienda di El Segundo ha registrato un +10 per cento dei profitti. Una relativa novità rispetto ad anni di crisi legata alla concorrenza di altre bambole a cui la Mattel aveva cercato di rispondere introducendo nuove collezioni più inclusive con diversi colori della pelle, nuove misure e disabilità permanenti, accanto alla linea sulle nuove carriere. L'ultima, lanciata l'anno scorso di questi tempi, aveva visto Barbie indossare la toga col collarino di pizzo di Ruth Bader Ginsburg, l'iconica giudice liberal della Corte Suprema, dopo che la Mattel aveva constatato che negli Usa solo il 33 per cento dei magistrati erano donne. La pandemia ha cambiato il quadro: alla caccia di nuovi modi per divertire i figli che non piazzarli 24 ore su 24 davanti alla tv o su internet, i genitori in lockdown sono andati a caccia di giocattoli a loro più familiari che stimolassero l'immaginazione. "La priorità è passare tempo con i bambini usando prodotti fidati e di qualità", ha detto Kreitz.
Concordano le mamme sentite dal Wall Street Journal secondo cui la "bambola per amica" negli ultimi mesi ha fatto da surrogato alla assenza di interazione sociale imposta dalla quarantena.
La pandemia, in realtà, non era cominciata bene per la Mattel: decine di migliaia di negozi che vendono i suoi giocattoli avevano dovuto chiudere a marzo deprimendo le vendite, mentre la scelta inziale dei genitori per intrattenere la prole aveva puntato soprattutto su puzzle e giochi da tavola.
I consumatori sono tornati a comprare Barbie quando la fine del lockdown non si è materializzata. E adesso che la stagione delle feste si avvicina, gli stessi rivenditori si sono accorti della necessità di rafforzare gli inventari.
Non solo la Barbie ha soddisfatto le aspettative della Mattel: guidate dalle Hot Wheels anche le macchinine, le action figures e i set da costruzione hanno segnato un aumento del 14 per cento aiutati dal peluche "Baby Yoda" ispirato al personaggio della serie Disney + "The Mandalorian" e il gioco di carte Uno. Resta invece in flessione la categoria di giochi per la prima infanzia, (-6 per cento), per il declino di marchi come Fisher-Price e Thomas & Friends.
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