- Volevano scattare un selfie da quell'angolo preciso di piazza Fontana di Trevi per riprendere al meglio la fontana alle loro spalle. E nessuna voleva cedere quell'angolo privilegiato. Così ne è nata una rissa che ha richiesto l'intervento di più pattuglie della municipale. Sedati gli animi, anche con qualche difficoltà, otto turisti americani e olandesi, sono stati denunciati per violenza e minacce. A contendersi il luogo privilegiato del selfie ricordo due turiste, una olandese e l'altra italo americana, in vacanza a Roma con le famiglie. Il litigio tra una ragazza olandese di 19 anni, ed una italo-americana di 44 anni è iniziato con uno scambio duro di parole, poi di insulti. Poi le due sono passate alle mani e hanno iniziato a spintonarsi ed a prendersi a schiaffi e pugni. A quel punto l'incendio si è propagato ai rispettivi familiari che immediatamente si sono uniti alla "lotta" dando manforte alle loro parenti e distribuendo calci e pugni. E così in una serata estiva quella piazza che un tempo è stata teatro de La Dolce Vita è diventato un ring scomposto. Tra i contendenti, in totale 8 persone, anche tre ragazze minorenni, due americane di 17 anni ed una olandese di tredici anni. L'immediato sopraggiungere dei due caschi bianchi, che si trovavano in servizio sulla piazza, ha calmato gli animi delle famiglie. In realtà una tregua di pochi minuti perché il gruppo ha poi ripreso a darsele di santa ragione.
Per questo sono arrivate altre pattuglie che hanno posto fine alla rissa che avrebbe potuto generare conseguenze e lesioni ben più gravi alle persone presenti. I turisti, condotti presso gli uffici di via della Greca, hanno riportato solo alcune contusioni, per le quali non si è reso necessario l'assistenza medica. L'Autorità Giudiziaria ha disposto nei loro confronti la denuncia per violenza e minacce.
Su piazza Fontana di Trevi si torna a parlare della proposta di limitare il numero delle presenze dei turisti. "Accessi controllati in funzione anti-abusivismo e sicurezza in piazza della Fontana di Trevi": è l'idea lanciata dal presidente della commissione Commercio di Roma Andrea Coia (M5S). "Non parlo di accessi fisici come cancelli o varchi, ma estenderei l'area di rispetto della fontana a tutta la piazza - precisa Coia - con più agenti di polizia locale in presidio a sorvegliare gli ingressi, chi entra e cosa vende...". Ma la consigliera M5S Eleonora Guadagno ribadisce che il Campidoglio è "contrario ai varchi fisici e agli accessi limitati, perché vogliamo garantire libero accesso alla cultura. I romani devono poter vivere la città e la cultura ogni giorno". Una posizione questa condivisa da Assoturismo che chiede "più controlli ma no al numero chiuso". L'accesso alla Fontana era già stato oggetto di un progetto sperimentale con un percorso controllato proprio nel bacino della Mostra dell'acqua Vergine, ovvero della fontana. UN modo per garantire la fruizione del monumento ai tanti turisti ma anche per garantire sicurezza e rispetto del monumento spesso teatro di bagni fuoriprogramma.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA