Sexy, pieno di passione e professionale: così è visto l’accento italiano all’estero ma quasi la metà degli italiani vorrebbero liberarsi del proprio accento quando parlano una lingua straniera (il 45%, contro il 35% della media), a un 35% non importa e solo il 15% vorrebbe mantenerlo. E la sensazione si acuisce ulteriormente se si parla di carriera. Questo è quanto emerge da un sondaggio globale commissionato da Babbel all’agenzia di ricerca Ipsos. Sebbene gli italiani pensino che un accento straniero sia in generale qualcosa di cui andare fieri (lo pensa il 78%), evidentemente non ci credono quando si parla del proprio. Addirittura la carriera ne può essere influenzata negativamente: lo ritiene il 55% degli intervistati. “Da un punto di vista linguistico, il report è molto interessante. Mostra chiaramente come le persone abbiano sentimenti contrastanti nei confronti del proprio accento”, commenta Alex Baratta, docente di linguistica e comunicazione all’Università di Manchester, in Inghilterra. E aggiunge: “Da un lato infatti sono orgogliosi del proprio accento perché racconta chi sono da molte prospettive diverse, agendo come una specie di “carta d’identità”. Allo stesso tempo, però, hanno paura di essere giudicati negativamente per vari elementi, come etnia o classe. A partire dalla famiglia fino al posto di lavoro, sembra che ci sia un grande desiderio di vivere in una società senza pregiudizi ma anche la consapevolezza che c’è ancora tanta strada da fare.”
I risultati del sondaggio parlano chiaramente: l’accento italiano piace. Contrariamente a quanto pensino gli italiani, gli aggettivi usati per descrivere l’accento del Bel Paese sono “appassionato”, “sexy” e amichevole. I tedeschi sono tra i Paesi che considerano l’accento italiano sinonimo di passione (43%), seguiti dagli inglesi britannici (42%) e dagli americani (40%). Anche se si parla di stile, l’accento italiano fa sempre la sua bella figura: un inglese su tre e un francese su quattro associa l’italiano al buon gusto (il 140% in più della media nazionale rispetto agli altri accenti). Se si considera il panorama internazionale, sono molti gli aggettivi che caratterizzano l'accento italiano: intrigante (dal 18% al 23%, un terzo in più delle medie con cui sono stati “votati” gli altri Paesi), sofisticato (dal 14 al 18%, una volta e mezzo la media dei voti dati agli altri), professionale (con due volte la media internazionale negli Stati Uniti).
Riproduzione riservata © Copyright ANSA