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Tempo Libero

Regali di Natale, è l'anno delle 'adozioni', dal gelso all'alveare per il bene comune

Si sostengono progetti artigianali e di recupero del territori, il dono è etico e fa bene a tutti

‘adotta un gelso’ della cooperativa Nido di Seta di San Floro (CZ), in Calabria. In pratica si adotta uno degli alberi del gelseto di San Florio, ottenendo in cambio i prodotti della cooperativa © Ansa
  • (di Agnese Ferrara)
  • 12 dicembre 2020
  • 15:21

Cosa vuoi per regalo? Nell'anno del Natale unico anche lo scambio dei doni diventa diverso. La corsa sfrenata allo shopping con la lista dei regali perde di significato e non solo perché lo scambio diretto di beni materiali questo anno è sconsigliabile e ridotto alla cerchia di parenti più stretti. La pandemia sta cambiando le priorità e il nostro modo di spendere. I pacchetti e i regali inutili (oltre il 50% è destinato ad essere riciclato o rivenduto sulle piattaforme di shopping online) e la crisi economica che incombe fanno spazio a ‘doni’ di diverso valore anche simbolici ma ricchi di significato.
Oltre alle donazioni ad associazioni e gruppi di aiuto per i più fragili nasce l'idea di adottare progetti a cura di piccoli artigiani, contadini, associazioni, collettivi di artisti e di quartiere. Si diventa ‘soci’ di programmi utili non solo a sé stessi ma alla collettività diffondendo senso civico e integrazione sociale, riqualificazione ambientale, cura dei beni e dei luoghi comuni.
In questi giorni ricorrono nuove e numerose idee di ‘agricoltura condivisa’, con l’appello dei coltivatori a realizzare insieme progetti per adottare parti di nuove e ambiziose coltivazioni di piante da frutto autoctone, anche abbandonate in passato (e in agricoltura investire in nuove piante è anche una scommessa molto coraggiosa). Ma non solo. Un sondaggio online dedicato al nuovo trend delle adozioni di progetti per queste feste natalizie a cura di Babbel, oltre ai regali di corsi di lingua e di musica, di abbonamenti di consegna della spesa a casa o di caffè ‘sospesi’, segnala anche la possibilità di adottare a distanza alberi di arance sanguinello autoctone (inclusa la produzione completa di frutti che vanno, in media dagli 80 ai 100 kg) coltivati dall’impresa agricola siciliana AranceAgrumi. Chiunque vorrà, potrà adottare un albero già adulto per sé stesso o donarlo a chi vuole. Si potranno monitorare le fioriture, la crescita delle arance, la maturazione e la raccolta. I frutti maturi, freschi e non trattati, saranno spediti direttamente a casa senza costi aggiuntivi e il prezzo annuale dell’adozione, si legge sul portale della società, è di 130,00 euro annui. “Si può anche adottare una pianta di arance di pochi anni e crescerla come se fosse nel vostro terrazzo” precisano i proprietari dell’azienda. La stessa pratica viene lanciata anche da altri agricoltori siciliani, anche Sanarancia offre lo stesso servizio facendo scegliere tra vari tipi di piante.
Ha l'intento di supportare in modo etico il made in Italy e gli agricoltori/artigiani resistenti alla crisi economica il progetto natalizio ‘adotta un gelso’ della cooperativa Nido di Seta di San Floro (CZ), in Calabria. In pratica si adotta uno degli alberi del gelseto di San Florio, ottenendo in cambio i prodotti della cooperativa che preferisce, che si tratti di agrifashion (filati e tessuti in seta) o bontà gastronomiche. - L'adozione è annuale e rinnovabile, garantisce un certificato di adozione, notizie costanti sullo stato di salute dell'albero e la possibilità di vedere da vicino il gelso adottato, quando sarà possibile visitare l’azienda- si precisa in una nota stampa. Le spese di spedizione sono incluse e la quota adottiva è variabile. Con 50 euro si ha diritto a due confetture alle more di gelso, una al gelso e bergamotto, due tisane a base di gelso ed erbe officinali e un pacchetto di cosmesi naturali che comprende i bozzoli del baco. Chi fosse interessato ai prodotti tessili, invece, può optare per una spesa annuale che spazia dai 75 ai 195 euro, e scegliere tra kefieh e sciarpe in seta, tessute su telaio a mano. L’adozione - sottolineano i soci della cooperativa - sosterrà tutta la filiera dei piccoli artigiani del territorio che si è messa in moto a partire dalla coltivazione del gelseto, oggi al centro di un circuito virtuoso di economia sostenibile.
Oltre ad arance e gelsi le adozioni etiche includono adesso anche nuove tartufaie abruzzesi. Si può adottare una pianta innestata e coltivata nelle tartufaie associate partecipando a ‘Adotta un Re’ del progetto ‘RegalTruffle’ (info su www.regaltruffle.com) avviato da un gruppo di imprese (TwelveHotel e FlyFree Airways). Regalare l’adozione di un tartufo significa anche contribuire al rilancio dell’entroterra dell’Abruzzo, un territorio che, per sua stessa natura, è eccezionalmente vocato alla coltivazione del tartufo – si legge nel progetto.
Le adozioni in chiave agricolo-etico si moltiplicano in tutta la penisola e includono anche filari di vigneti, capi di bestiame, frutteti di diverso genere, castagneti, alberi di nocciole e perfino alveari come il progetto di adozione ‘3 Bee (www.3bee.it). L’adozione avviene online e si può scegliere la tipologia di miele, l’apicoltore e il tipo di biodiversità che si desidera creare. Si potrà seguire l’evoluzione dell’impollinazione e ricevere il miele 100% artigianale.
Piace molto anche la possibilità di adottare anche una pecora, grazie al progetto intrapreso da La Porta dei Parchi, ad Anversa degli Abruzzi. “Mantenendola si contribuisce a difendere la natura, prevenire l'abbandono delle montagne e aiutare gli allevatori a non sentirsi soli a tutelare le aree montane, - si legge nel sito internet dell'organizzazione, - ma dà anche il diritto di ricevere a casa i formaggi biologici della fattoria”.
Fra i nuovi regali spunta anche la possibilità di adottare piantine di canapa legale coltivata da piccoli agricoltori biologici selezionati in Italia (info su www.Justmary.farm). La canapa (Cannabis Sativa al 100% legale) viene spedita direttamente a casa.
Si moltiplica inoltre la creazione di piattaforme che riuniscono idee e produzioni di artisti e artigiani locali, per aiutarli a superare le difficoltà del momento e rilanciare il made in Italy. Dal primo dicembre è operativo il portale di vetrine digitali www.merry.fabrica.it (ideato dal gruppo Benetton). Ci sono oltre sessanta artigiani che espongono abbigliamento, abbigliamento, bijoux, accessori moda, arte floreale, articoli per bambini, prodotti naturali, souvenir contemporanei, oggetti di design e d'arredo, stampe, illustrazioni, libri, semi per l'agricoltura urbana e addirittura la possibilità di adottare un animale o un albero.
Fra i regali di Natali in chiave adottiva è anche possibile partecipare a progetti di supporto per il decoro delle città e dei singoli quartieri. Sono in corso le raccolte fondi (e manodopera) per ripulire giardini e strade ed è nuovo il progetto 'adotta una panchina' a cura di Rebirth Forum e sviluppato da Cittadellarte/Fondazione Pistoletto. Attraverso un'azione di fundraising diretto, si chiede la partecipazione alla realizzazione di una installazione nella città di Roma, in piazza di Siena, di 100 panchine in plastica riciclata simbolo del 'Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto'. Le panchine saranno poi spostate in altre zone cittadine e parteciperanno anche al Festival delle Periferie in programma il prossimo maggio. Le panchine saranno numerate e avranno il nome di chi le ha adottate (info su www.100panchineperroma.org).
Nel Natale delle adozioni non mancano le iniziative a cura dei rifugi per gli animali abbandonati. Non solo l'adozione diretta di cani e gatti, si può anche supportare l'alimentazione e la cura degli animali adottandoli a distanza. E’ nuovo, ad esempio, il progetto ‘Amici a quattro zampe da adottare’ del brand Royal Canin sviluppato su Facebook. Vi aderiscono rifugi, canili e gattili.

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