(di Alessandra Magliaro) La natura e l'aria aperta, gli spazi in cui perdersi a vista sulle colline verdi, una lontananza mentale dalle città: è la vacanza in campagna, rigenerante in piccoli borghi, una tendenza che non è una tendenza perchè da sempre la associamo al relax, alla remise en forme psicologica ma mai come in questo periodo ci sembra attuale. Vivere la vacanza non più come una distrazione ma come generatrice di benessere percepito, in modo tale che l’esperienza possa persino generare un nuovo stile di vita che prolunghi gli effetti benefici del soggiorno. È questa una nuova frontiera del cosiddetto Wellness Tourism, il Turismo del Benessere, uno dei dieci settori della Wellness Economy, un nuovo trend che con la pandemia ha subito un’accelerazione, e che può rappresentare una grandissima opportunità per la nostra salute. Fare esperienze “educative” che rappresentino un viaggio fuori e dentro di sé, mettendo in sinergia le fonti di benessere - fisica, mentale, relazionale, emozionale e ambientale è una nuova tendenza che si fa strada anche in Italia. Turismo slow declinato tra rebirthing, bagni sonori, bagni forestali, tour con e-bike, piscine termali, cene nel bosco sono tutte nuove modalità che si sommano al più classico enogastroturismo già affermato in Italia. Sull'onda di questo trend ecco così la rinascita di borghi che diventano hotel diffusi, e località storiche che promuovono accanto a manifestazioni di spettacolo attrattive da anni anche queste nuove modalità di vacanza che conquistano sempre più persone. Ne parla, anche in chiave economica per l'Italia, Paola Rizzitelli, autrice del libro del libro “Il marketing del Benessere” e che da oltre dieci anni si occupa di Wellness Economy, l’insieme dei dieci settori che con proposte di prodotti e servizi o distribuzione di merci rappresenta, secondo il Global Wellness Institute, circa il 5,3% della produzione economica globale (dati 2017), consentendo alle persone di scegliere attività di benessere e condurre stili di vita sani e di qualità nella loro quotidianità. La stessa Rizzitelli ha scelto di vivere nel microborgo umbro di Pievelunga, nel comune di Parrano (TR).
L'Umbria è uno dei territori in Italia favoriti per storia e natura al nuovo Wellness Tourism. A Todi definita nel 1992 dalle ricerche del Prof. S. Levine direttore del ‘Center for Sustainable Cities’ della U.S. Kentucky University "la città più vivibile del mondo", ci sono borghi trasformati a nuova vita in linea con la tendenza che si sta affermando. Borgo Petroro è un borgo fortificato su una collina, un maniero di stampo medievale fondato su un “castrum” romano, abitato da 60 famiglie nel 1300, diventato poi abbazia con la chiesa benedettina di San Martino inserita nel perimetro. Ora, lasciando la struttura originaria in pietra, con piazza centrale e vicoli, una grande macina sulla corte interna a testimoniare la presenza di un antico molino da olio accanto al quale sorgeva il forno pubblico funzionanti fino a fine 1800, è una country house di 12 suite molte con accesso indipendente e arredi con pezzi unici antichi, tra lampade in ferro battuto, arazzi e dipinti trompe l’oeil e mobilio in legno di recupero. Tre appartamenti hanno Spa privata, mentre l'intera struttura ha una area wellness comune super accessoriata su due piani in un lato del castello. Una residenza di campagna, un “buen retiro” dal bellissimo panorama su Todi e sulla natura circostante dall'altro del poggio, cui il ristorante Locanda Petreja con la cucina fortemente legata al territorio proposta dallo chef Oliver Glowig, già due stelle Michelin al Capri Palace di Anacapri e all’Aldovrandi di Roma, soddisfa anche il lato gourmand dell'ospite. Il servizio di noleggio e-bike e mountain bike permette infatti di inoltrarsi negli scenari naturalistici che circondano la piccola cittadella e la vicinanza della Strada del Sagrantino invita a scoprire il vino del territorio, visitando le cantine limitrofe.
Non molto distante c'è il castello Izzalini, un resort rustico con mura fedelmente risistemate e appartamenti con soffitti con travi in legno a vista, una struttura molto suggestiva anche qui nella tranquillità assoluta delle colline umbre a pochi chilometri da Todi e in cui si viene quasi catapultati in un contesto medievale era infatti un borgo fortificato del 1200, costruito dal capitano di ventura Ezzelino da Romano da cui il nome. Un altro hotel diffuso, ospitato in un castello restaurato, è Torre della Botonta a Castel San Giovanni (Pg), a 10 km da Palazzo Lucarini Contemporary, che ospita un Centro per l'Arte Contemporanea. La lista degli hotel diffusi in castelli medioevali trasformati riguarda nella sola Umbria alcune decine di strutture, un vero record di residenze d'epoca si va dall'Abbazia San Pietro in Valle a Ferentillo all'Antica Torre del Nera a Scheggino. Tra gli ultimi posti in trasformazione c'è il Casella Resort, nel territorio di Ficulle. La struttura, antico Feudo di Campagna, e oasi naturale incontaminata, è composta da 7 casali di campagna in 400 ettari di terreni e boschi, e di recente ha avviato il percorso di qualificazione come Forest Bathing Center da parte dell’A.I.Me.F., come luogo adatto a svolgere esperienze di “immersioni” forestali. L'obiettivo, commenta Paola Rizzitelli che si sta occupando del re-branding, è trasformare l'albergo diffuso a fonte di ispirazione per un nuovo modello di vita, dove migliorare benessere e salute, sede di uno straordinario centro olistico e di un orto sinergico.
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