Un piccolo gesto che, se compiuto
da moltitudini, può fare la differenza: è questo il messaggio
scelto da Coop per raccontarsi in un film che ha il sapore di un
'ritorno alle origini'.
La pellicola vuole essere un viaggio per riaffermare
l'identità dell'organizzazione, fatta di una comunità di oltre 6
milioni di soci, i cui punti vendita sono solo la porta di
ingresso; sarà on air dal 16 aprile sulle principali reti
televisive. Firmata dall'agenzia creativa I'm not a robot, la
nuova campagna identitaria dal titolo 'Insieme' punta sulla
partecipazione e aggiunge un ulteriore tassello alla lunga
storia pubblicitaria della società: dagli 'spot-non spot' di Ugo
Gregoretti, all'autoironia del Tenente Colombo, agli
intellettualismi 'alleniani', fino alla testimonial d'eccezione
Luciana Littizzetto.
Poi, dal 2019, sono arrivate le storie del 'carrello',
archetipo della grande distribuzione, reinterpretato come
piccolo grande eroe in grado di compiere atti virtuosi. Si parte
dal consumismo degli anni Settanta per arrivare alla "buona
spesa che può cambiare il mondo", l'attuale posizionamento di
Coop, in cui il carrello diventa lo strumento a disposizione di
soci e consumatori per fare scelte che indirizzino positivamente
il mercato.
Per il presidente Ancc-Coop e Coop Italia, Marco Pedroni, si
tratta di una "scelta coraggiosa" poiché "In un momento di
difficoltà dove l'inflazione continua a mordere il carrello
della spesa riteniamo indispensabile e necessario riaffermare i
valori e la nostra identità: solo ripartendo da questo modo di
porsi e di intendere la società le nostre cooperative ne
trarranno giovamento e manterremo la sintonia necessaria sia con
chi già fa parte del nostro mondo che con altri che vorranno
avvicinarsi a noi e seguirci".
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