Massimo Decimo Meridio è tornato al cinema nel sequel del film di Ridley Scott, il Gladiatore II, una delle saghe cinematografiche più amate, con una narrazione epica e una fotografia mozzafiato che promettono di affascinare e coinvolgere lo spettatore, riportandolo nell’universo dei giochi gladiatori e degli intrighi imperiali. E il film vola al botteghino.
E la passione per l'Antica Roma torna in auge.
Dopo lo spettacolare video mapping al Mercato di Traiano e una suggestiva proiezione all'Auditorium Parco della Musica con il red carpet nella cavea di Renzo Piano si moltiplicano le iniziative in occasione dell'uscita il 14 novembre del film (esce per Newton Compton il 19 anche il libro Il Gladiatore di Andrea Frediani, maestro del romanzo storico, autore da oltre un milione e mezzo di copie e tradotto in tutto il mondo, che racconta le memorie di un gladiatore e della sua impresa straordinaria: il racconto epico della rivolta di gladiatori e schiavi che fece tremare Roma) .
A Roma c'è una associazione di appassionati cultori, il Gruppo Storico Romano, con sede in Via Appia Antica (e dove se no?) che si dedica alla rievocazione storica organizzando o sostenendo manifestazioni, riti, personaggi, e mestieri concernenti il mondo dell’antica Roma, nel modo più approfondito e vicino possibile al vero, facendo anche divulgazione storica, didattica, antropologia sociale. Hanno persino una scuola di gladiatori. L'associazione culturale è insignita di sette medaglie dalla Presidenza della Repubblica Italiana per l’organizzazione dei Natali di Roma e di una medaglia della Camera dei Deputati per i suoi trent’anni di attività. E lavora per il 7 e 8 maggio 2025 ad un progetto di rievocazione dei combattimenti gladiatori presso il Colosseo che nasce dall’accordo scientifico sottoscritto con il Parco archeologico del Colosseo e Ars Dimicandi. Quest'ultima è una associazione storica fondata da Dario Battaglia, esperto nel settore e autore di numerose pubblicazioni dedicate alla gladiatura. Da oltre trent'anni, si impegna nella ricostruzione storica della gladiatura romana.
Per il lancio del film Il Gladiatore 2 i cultori del Gruppo Storico Romano sono stati coinvolti il 16 novembre all'Uci cinema Porta di Roma per un evento rievocativo in sala.
Contrariamente a molte rappresentazioni diffuse, i gladiatori nell’antica Roma non erano semplici combattenti destinati al divertimento della folla, ma individui che intraprendevano un percorso di redenzione e riscatto. Privati dei loro diritti e della cittadinanza a causa di reati gravi, affrontavano l’arena per conquistarsi una seconda possibilità, spesso sotto il giudizio diretto del popolo, che seguiva e valutava la loro evoluzione personale e morale. La gladiatura, dunque, non si riduceva a un combattimento fine a sé stesso, ma rappresentava un profondo cammino di sofferenza e riabilitazione sociale, ricco di significati.
Ma dove fare tappa per un viaggio ispirato al Gladiatore? Ecco una mappa da eDreams per gli appassionati del genere, tra location di set cinematografici e luoghi consegnati alla storia dalle capacità di progettazione degli antichi.
In Marocco, come Massimo Decimo Meridio
Una parte di riprese del kolossal è stata girata negli stessi luoghi del Marocco sullo sfondo del primo capitolo del cult. Le zone dello ksar di Ait-Ben-Haddou, antica fortificazione di fango patrimonio Unesco e le distese di terra rossa che sono la tavolozza di questa parte dell’entroterra del Paese sono celebri per l’ambientazione di diversi set epici. Una tappa qui farà tornare la mente alle gesta di questi personaggi indomiti.
Malta, la Hollywood del Mediterraneo
Altra location particolarmente amata dai cineasti è Malta, che è stata ambientazione di numerose produzioni del genere, tra cui Troy. Nel caso dei combattenti de Il Gladiatore II per aggirarsi nei luoghi in cui sono state messe in scena le vicende di Lucius, le mete dell’itinerario sull’isola sono panoramiche. Il Forte Ricasoli a Calcara, in particolare, è una fortificazione in cui sono ancora presenti i segnali del passato militare, con una vista aperta sul mare, una caratteristica comune anche all’area del bastione di San Michele. Altre scene sono state invece girate presso Miżieb, nota per le sue vaste aree naturali, e a Mellieħa
Nelle campagne del Sussex
Non c’è solo il Mediterraneo, però, come cornice dell’ultimo lavoro firmato Ridley Scott, ma anche le campagne di un’altra isola, la Gran Bretagna, che nel Sussex ha visto realizzare alcune scene di battaglia. Storica contea dell’Inghilterra meridionale, con le sue distese verdi a perdita d’occhio è teatro di alcuni degli scontri in esterna. Qui si estende la più lunga ‘valle secca’ del Regno Unito e, secondo John Constable, questo territorio regala “la vista più grandiosa del mondo”.
Nîmes, l’antica Nemausus
Chi volesse invece avventurarsi alla scoperta dell’antica civiltà romana dal punto di vista più archeologico che cinematografico, può fare rotta verso Nîmes, nel Sud della Francia, colonia romana in epoca augustea, quando è stata battezzata, appunto, Nemausus. Qui si trovano infatti uno degli anfiteatri meglio conservati al mondo, oggi usato per eventi e concerti, e la Maison Carrée, un tempio romano risalente al I secolo a.C. A poca distanza è possibile vedere il Pont du Gard, un acquedotto romano, e il Jardin de la Fontaine, un parco che ospita altri resti antichi.
Ai confini dell’Impero romano tra le verdi colline dell’Inghilterra
Tornando tra le vaste distese verdi d’Inghilterra, si snoda un’imponente fortificazione: il Vallo di Adriano, un antichissimo muro che racconta la storia di un confine tra mondi da quasi duemila anni. Costruito nella prima metà del II secolo per volere dell’imperatore Adriano, il Vallo nasce per proteggere il confine settentrionale dell’Impero, ma oggi è possibile percorrere i 117 chilometri di questo prestigioso sito patrimonio dell’UNESCO, lasciandosi trasportare da alcuni dei paesaggi più caratteristici dell’Inghilterra. Nei dintorni, poi, non mancano altre chicche da scoprire: dalle storiche fortezze romane, come il forte di Housesteads, all’incantevole Kielder Forest.
L’imponente acquedotto romano nella fiabesca Segovia
Nel cuore della Spagna settentrionale, sorge una cittadina spesso sottovalutata ma che custodisce dei veri e propri gioielli architettonici: fra tutti, Segovia è particolarmente famosa per lo straordinario acquedotto romano che la abbraccia. Questo incredibile monumento, costruito intorno al I secolo d.C., è una delle testimonianze meglio conservate della presenza romana nella penisola iberica: oggi è diventato il simbolo indiscusso della città.
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