Ferrari premia i dipendenti degli stabilimenti italiani. La casa di Maranello, che ha chiuso il 2020 - anno difficile, contrassegnato dall'epidemia da Covid - con un utile di 609 milioni di euro, in calo del 13%, darà nel mese di aprile un'integrazione del premio di competitività di 2.100 euro lordi portando il valore base complessivo per ogni lavoratore a 7.526,14 euro. Tale cifra può essere riparametrata in base al numero di assenze, tra le quali non sono conteggiate quelle per il Covid. Lo ha comunicato la casa di Maranello ai sindacati firmatari dell'accordo sul premio di competitività.
I dipendenti della Ferrari nel 2020 sono aumentati del 6,3% a oltre 4.500 in tutto il mondo, la maggior parte in Italia. Un numero che continua a crescere: all'inizio del 2021 sono stati inseriti 50 nuovi addetti nello stabilimento di Maranello, per il passaggio sui due turni del reparto Carrozzeria 8 cilindri previsto tra aprile e maggio. Il riconoscimento del premio - spiega la casa di Maranello - si aggiunge alle importanti misure già condivise che consentono di considerare come giorni lavorativi anche quelli del periodo di sospensione dell'attività produttiva, dal 16 marzo al 4 maggio 2020. Durante queste sette settimane i dipendenti, la cui mansione era incompatibile con il lavoro a distanza, hanno ricevuto regolare stipendio, senza ricorso agli ammortizzatori sociali ma con permessi retribuiti a carico dell'azienda. Non saranno considerate ai fini del calcolo dell'entità del Premio neppure le assenze che, sulla base di specifiche certificazioni, risultano causate dall'evento straordinario della pandemia. Tutte queste misure permetteranno alla vasta maggioranza dei lavoratori di ottenere un Premio maggiorato del 7%.
Nel 2020 la Ferrari ha continuato a investire per rafforzare il suo sistema di welfare aziendale, Per far fronte all'epidemia ha introdotto nel mese di aprile il programma Back on Track con l'obiettivo di rendere più sicuro il luogo di lavoro e promuovere il benessere psicofisico dei dipendenti. L'azienda è stata tra le prime a offrire ai lavoratori e ai loro familiari test sierologici su base volontaria (oltre 25.000 test erogati) e la prima dell'Emilia-Romagna ad aver introdotto lo scorso novembre i tamponi rapidi (oltre 15.000 somministrazioni). Durante il 2020 la casa di Maranello ha erogato, nel rispetto della normativa anti-contagio, oltre 63.000 ore di formazione ai dipendenti, in gran parte da remoto, in crescita di circa l'11% rispetto al 2019. L'azienda ha organizzato anche lo scorso anno il Centro Estivo per oltre 330 figli di dipendenti e ha erogato 57 borse di studio per gli studenti più meritevoli.
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