I circa 70mila autisti di Uber nel Regno Unito potranno d'ora in poi essere rappresentati da un loro sindacato. E' il frutto di un accordo "storico" il cui annuncio arriva due mesi dopo che nel Paese Uber ha riconosciuto ai suoi autisti lo status di lavoratore dipendente, compreso salario minimo e ferie pagate. Una prima in assoluto per la piattaforma.
"E' un accordo rivoluzionario. Congratulazioni a tutti coloro che hanno lavorato per permettere che ciò accadesse" ha commentato con un tweet il leader del Partito Laburista britannico Keir Starmer. Uber da parte sua ha definito l'accordo come il primo passo verso "una vita lavorativa più giusta" per milioni di persone. In sostanza l'accordo collettivo prevede che il sindacato Gmb rappresenti i conducenti in tutto il Regno Unito e questi avranno tra l'altro il diritto di scegliere se, quando e dove guidare.
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