L'estro di Massimo Bottura, il pluristellato chef e patron dell'Osteria Francescana di Modena, coinvolge il Cavallino: all'inizio degli anni '50 Enzo Ferrari decise di creare un luogo unico di convivialità trasformando un'ala della fabbrica a Maranello in uno spazio dedicato al buon cibo, all'ospitalità e all'amicizia, dove lui stesso pranzava giornalmente. Il ristorante si è evoluto negli anni ma non ha mai perso la propria identità, sempre animato dal viavai di appassionati e amici del brand e dal susseguirsi di cene ed eventi del mondo Ferrari.
Il 15 giugno il Cavallino riaprirà con un volto nuovo, grazie al desiderio comune di Ferrari e Bottura di ridare luce a questo luogo che racconta la storia di Ferrari, del territorio e delle sue tradizioni, mantenendone l'identità ma portandolo nel presente con sguardo contemporaneo. Lo stesso chef, modenese doc e grande estimatore delle Ferrari, descrive il Cavallino come "una nuova prospettiva e un nuovo modo di far vivere la cucina modenese".
Lo spazio è stato integralmente ristrutturato e riprogettato dall'architetto e designer India Mahdavi, che ha riportato il casale al suo fascino originale, affiancando elementi di design contemporaneo a dettagli artigianali italiani, dal pavimento in cotto fatto a mano all'illuminazione in vetro soffiato veneziano e ai pannelli in legno di quercia. Lo chef modenese Riccardo Forapani, dopo un'esperienza decennale all'Osteria Francescana, guiderà una cucina che ha lunghe e solide radici nella tradizione emiliana e nell'eccellenza delle materie prime locali. La sala sarà capitanata da Luis Diaz, già premiato nel 2016 come miglior giovane maitre d'Italia, affiancato dalla sommelier Silvia Campolucci.
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