Il Consiglio comunale di Milano haapprovato il Piano Aria Clima, il documento per la riduzione dell'inquinamento con le azioni per una Milano sempre più verde da qui al 2030. Tra gli interventi più rilevanti introdotti c'è la graduale creazione di una città ciclo-pedonale, una città a 30 km all'ora, in linea con la visione di una città carbon neutral capace di contrastare i cambiamenti climatici, che limiti in maniera sostanziale il traffico veicolare. In quest'ottica, a partire da ottobre 2022 e in sintonia con quanto già previsto dalle limitazioni di Area B, verranno gradualmente esclusi dall'accesso in città i veicoli considerati più inquinanti, a cominciare dai diesel Euro 5.
Il Consiglio comunale ha discusso il Piano per quattordici sedute a causa degli oltre ottocento emendamenti posti dalle opposizioni, che sono stati ritirati grazie ad un accordo trovato con la maggioranza su un ordine del giorno della Lega che chiede di estendere ai Diesel euro 5 che entreranno in Area B il dispositivo Move-In, la scatola nera introdotta dalla Regione che permette ai veicoli inquinanti di percorrere un determinato numero di chilometri.
"È un Piano con una ambizione altissima - ha spiegato l'assessore all'Ambiente del Comune, Elena Grandi - cioè quella di avere una città sempre più ciclo pedonale prima del 2030, molte azioni sono già in corso e dovranno essere implementate, c'è molto da lavorare. Dipenderà da noi, la crisi climatica non è una teoria ma un fatto sempre più grave".
Critici sul documento i Verdi che hanno votato il provvedimento in aula ma hanno bocciato l'ordine del giorno della Lega sul Move-In. "Sono profondamente deluso, questo piano non c'entra nulla con le nostre richieste, con quelle degli scienziati e degli studenti che erano in piazza a Milano - ha detto il consigliere Carlo Monguzzi -, chiedevamo azioni concrete e ci troviamo un libro di 900 pagine senza alcuna conseguenza concreta, non c'è nulla che si poteva fare prima senza il piano e nulla che si può fare adesso che è stato votato".
Non è d'accordo con questa visione il capogruppo del Pd, Filippo Barberis, secondo cui "è un provvedimento fondamentale per i prossimi 30 anni della città perché la sfida ambientale é una sfida per tutta la comunità. Questo è un piano di strategia e di obiettivi a medio e lungo periodo, un documento complesso con cui Milano si sta dando questa strategia", ha concluso.
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