Secondo alcuni media specializzati il Museo Mercedes avrebbe ceduto, in una trattativa privata conclusa pochi giorni fa, una delle due 300 Slr Uhlenhaut Coupé del 1955 (chiamate così dal nome del direttore tecnico del reparto corse Rudolf Uhlenhaut) in suo possesso, incassando il corrispettivo di 135 milioni di euro.
Se le voci venissero confermate - da parte del Museo che ha sede a Stoccarda non sono arrivate smentite - questo rarissimo esemplare diventerebbe l'automobile più costosa al mondo, polverizzando il record stabilito dalla Ferrari 250 GTO di proprietà dell'ex capo sviluppatore Microsoft Gregory Whitten venduta da RM Sotheby's nell'agosto 2018 durante il Concours d'Elegance di Monterey al corrispettivo di circa 46,5 milioni di euro.
La 300 Slr Uhlenhaut Coupé appena ceduta diventerebbe così anche la Mercedes più cara tra quelle cedute alle aste o in trattative private, visto che la massima somma raggiunta era stata quella di 29,6 milioni di euro pagata per la monoposto W196 R della Stella a Tre Punte che era stata guidata da Juan Manuel Fangio nella stagione di Formula 1 del 1954.
L'eccezionale valore di questa 'ali di gabbiano' è dato anche dal fatto che si tratta di una delle due sole costruiti per la stagione 1956 dal capo del reparto corse Rudolf Uhlenhaut.
L'auto ha un motore a otto cilindri in linea con 302 Cv e può raggiungere una velocità massima di 290 km/h. Completata contemporaneamente alla decisione dell'azienda di abbandonare le competizioni, dopo la tragedia di LeMans con la 300 Slr di Pierre Levegh finita sulle tribune del pubblico, questa vettura non potè mai partecipare alle gare a cui era stata destinata.
Ma vantava incredibili prestazioni, tanto da esser legata ad un aneddoto che spiegherebbe perché le è stato attribuito il nome del progettista. Uno dei due esemplari prodotti di 300 Slr da gara fu a lungo utilizzato da Rudolf Uhlenhaut come auto aziendale.
E in occasione di un viaggio da Stoccarda a Monaco il geniale ingegnere della Mercedes la spinse al massimo perché era in ritardo all'appuntamento. Così la distanza di 200 km che divide le due città venne coperta da Uhlenhaut in una sola ora, tanto da permettergli di essere puntuale all'incontro. E dopo questa incredibile prestazione (si dice) che a questa serie della 300 Slr venne attribuito il suo nome.
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