La guardia di finanza di Taranto ha
eseguito sequestri di beni , disponibilità finanziarie e quote
societarie per 57 milioni di euro in relazione ad una attività
illecita di compravendita all'ingrosso di circa 60 milioni di
litri di gasolio agricolo agevolato che veniva rivenduto a
soggetti che lo utilizzavano per usi diversi da quelli oggetto
dell'agevolazione. Tre persone sono indagate. Il decreto di
sequestro, emesso dal Tribunale di Taranto su richiesta della
Procura jonica, è stato eseguito dai finanzieri del Nucleo di
Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di
Taranto. Si tratta del sequestro "diretto" e "per equivalente"
di beni mobili e immobili, quote sociali e disponibilità
finanziarie in relazione a diverse ipotesi di reato di natura
tributaria. Le indagini - condotte inizialmente anche dalla
procura di Salerno - hanno riguardato l'attività di un gruppo
criminale con base operativa a Taranto e ramificazioni nella
provincia di Salerno, che agiva attraverso una società a
responsabilità limitata di commercio all'ingrosso di prodotti
petroliferi. I reati si riferiscono agli anni 2016 e 2017.
Le investigazioni hanno anche accertato che la maggior parte
delle operazioni di compravendita - per un ammontare complessivo
di circa 31 milioni di euro - sarebbero state regolate in
contanti al fine di non consentire la tracciabilità dei flussi
di gasolio e l'identificazione degli acquirenti.
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