Migliora la qualità dell'aria in
Emilia-Romagna nel 2022. Secondo il report annuale di Arpae, non
c'è stato nessuno sforamento del biossido di azoto, risultato
mai raggiunto in passato se non nel 2020, anno del blocco totale
per il lockdown. E le concentrazioni di quasi tutti gli
inquinanti sono in linea con quelle dell'ultimo quinquennio. In
miglioramento anche le polveri sottili, che restano il
sorvegliato speciale: i limiti di legge per i valori medi
annuali di Pm10 e Pm2.5 sono stati pienamente rispettati.
Sforamenti della concentrazione giornaliera (50 μg/m3) si sono
rilevati comunque in 12 delle 43 stazione di rilevazione diffuse
da Piacenza a Rimini per oltre 35 giorni all'anno, 'tetto'
massimo fissato dalle norme europee. Ma, rispetto al passato,
spiega la Regione, si è trattato di superamenti di valori più
contenuti.
Risultano rispettati i valori di biossido di zolfo, benzene e
monossido di carbonio. Criticità persistono invece per l'ozono,
in particolare nel periodo estivo e nelle aree rurali.
"La fotografia dell'anno appena trascorso mette in luce
aspetti positivi, con il risultato importantissimo del biossido
di azoto sempre rimasto nella norma: un dato frutto delle azioni
messe in campo e delle innovazioni tecnologiche a partire dal
settore dei trasporti con il rinnovo del parco mezzi", spiega la
vicepresidente con delega alle politiche ambientali, Irene
Priolo. "Segnali di miglioramento arrivano anche dall'andamento
delle polveri, ma non basta. Serve continuare in modo ancora più
deciso sulla strada intrapresa per rientrare dalla condanna
comunitaria, con azioni integrate e intersettoriali necessarie
anche a prepararci alla nuova direttiva sulla qualità dell'aria.
Azioni destinate al duplice obiettivo di tutelare l'ambiente e
la salute dei cittadini dell'Emilia-Romagna".
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