Avrebbero importato dall'estero
circa 500 veicoli con false attestazioni del versamento
dell'imposta sul valore aggiunto al di fuori del territorio
nazionale in modo da essere esentati dal suo pagamento in
Italia, realizzando così un'evasione Iva pari a due milioni di
euro.
Per questo sono oggi stati rinviati a giudizio dalla
magistratura di Treviso sei persone che furono arrestate due
anni fa dalla Guardia di finanza per associazione per delinquere
finalizzata alla truffa ai danni dello Stato. I veicoli, tutte
automobili di marche blasonate e di grossa cilindrata, furono
acquistate dall'organizzazione in Germania, Francia, Spagna e
Belgio attraverso concessionarie di Vedelago e Nervesa della
Battaglia, entrambe nel Trevigiano. L'evasione dell'imposta
avrebbe permesso agli importatori di piazzare sul mercato, nella
totale inconsapevolezza dei clienti finali, veicoli con sconti a
doppia cifra.
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