Fermare le stragi sulle strade e
autostrade italiane dove l'anno scorso le vittime sono state
oltre tremila: questo l'obiettivo del governo che lavora per il
mese prossimo ad un decreto legge con l'introduzione delle prime
norme sulla sicurezza stradale.
"Entro aprile arriva il decreto infrastrutture con un primo
pacchetto di misure emergenziali e poi una revisione organica
del Codice della Strada con l'iter parlamentare da portare a
compimento entro l'estate dell'anno prossimo", ha spiegato il
vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture,
Matteo Salvini, dopo l'incontro al Mit con associazioni,
università ed esperti sulla sicurezza stradale, sottolineando
che le norme attuali "sono vecchie di decenni". Il testo poi
passerà da "una condivisione con altri ministeri a partire da
Viminale e Giustizia oltre che dall'esame parlamentare", ha
spiegato ancora il ministro. Snocciolando alcuni dati,
Salvini ha ricordato che l'anno scorso "ci sono state 3.120
vittime" sulle strade, con "la distrazione la prima causa di
incidenti". E sempre sulle strade "la segnaletica verticale è
fuori legge nel 60% dei casi" mentre quella "orizzontale è fuori
norma nel 90% dei casi", ha fatto presente il vicepremier.
Nel decreto Infrastrutture ci sarà anche "il tema dei
monopattini", ha aggiunto Salvini, riferendosi alla stretta
annunciata nei giorni scorsi. Il Mit sta infatti ragionando
sull'introduzione del casco e della targa per i monopattini.
Qualche giorno fa il viceministro ai Trasporti, Galeazzo
Bignami, aveva parlato di interlocuzioni con le imprese che si
occupano dello sharing. "Lo stato ha il dovere di far utilizzare
i mezzi in piena sicurezza. Ed è quindi necessario che chi mette
a disposizione i monopattini, renda disponibili anche il casco e
i dispositivi di protezione personale", ha detto il
viceministro.
Secondo i dati di Assosharing, il tasso di incidentalità dei
monopattini in sharing registra un calo, nel 2022 rispetto al
2021, pari all'80% rispetto alle percorrenze e del 78% rispetto
al numero di noleggi. Il numero di incidenti con lesioni a
persone che ha coinvolto veicoli di micromobilità in sharing
(biciclette, ciclomotori e monopattini) é passato dai 536 del
2021 a 172 del 2022. "Le maggiori criticità sono legate ai mezzi
privati che non sono sottoposti agli stessi rigidi controlli
dello sharing" e ci sono "molteplici modelli non conformi alle
direttive ministeriali aggiornate in agosto 2022", afferma
l'associazione, sottolineando che lo sharing "ha dimostrato" che
"un'applicazione precisa delle norme già in vigore riduce
drasticamente il rischio di incidenti". Per cui è necessario
"intervenire sui controlli per arginare la vendita di mezzi non
conformi, inasprendo anche il profilo sanzionatorio",
puntualizza il presidente di Assosharing, Matteo Tanzilli.
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