Il più grande timore di chi guida è di trovarsi sotto un improvviso acquazzone e non avere certezza di sapere come la propria auto reagirà. Partendo da questa osservazione, risultato di un o studio, i tecnici di Bridgestone hanno sviluppato il nuovo pneumatico Turanza 6.
Rispetto alla precedente generazione, che pure garantiva già un ottimo standard di sicurezza, è stato totalmente riprogettato utilizzando una nuova mescola, studiando nuovi disegni del battistrada e rinnovando i profili. Ma non basta, perché i nuovi Turanza 6 sono anche EV ready: pronti per le auto elettriche o elettrificate.
Il tema della sicurezza con uno pneumatico estivo e soprattutto sul bagnato, dunque, è stato al centro dell'intero sviluppo di questo nuovo prodotto progettato e sviluppato nel centro R&D di Bridgestone ad Aprilia, alle porte di Roma. Una scommessa vinta, secondo i test condotti dall'ente indipendente TÜV SÜD presentati: Bridgestone Turanza 6 supera attualmente i concorrenti del segmento grazie alle sue prestazioni sul bagnato, dove garantisce le migliore manovra in curva, elevate prestazioni in rettilineo e raggiunge anche il miglior livello di aderenza sul bagnato, certificato con etichettatura europea in classe "A", la più alta della categoria in tutta la gamma.
Elevata l'attenzione anche ad efficienza e sostenibilità: su Turanza 6 esordiscono - su un prodotto dedicato al mercato del ricambio - le tecnologie Enliten e Techsyn, che garantiscono una migliore resa chilometrica e una maggiore efficienza energetica di carburante. Caratteristiche che lo 'laureano' anche per la mobilità elettrica.
"La combinazione di queste due tecnologie - ci spiega Lorenzo Piccinotti, responsabile marketing Emea di Bridgestone - ha permesso di spingere i livelli di sicurezza a traguardi inediti.
Innanzitutto la mescola, composta da polimeri che in presenza di acqua si modificano, consentendo un'aderenza accentuata. E poi il disegno: la tassellatura centrale è caratterizzata da solchi ondulati, per eliminare i vortici che provocano l'aquaplaning, cioè la perdita di aderenza fra gomma e asfalto dovuta al sottile quanto insidioso film d'acqua che si produce al passaggio, soprattutto ad alta velocità. I tasselli centrali, inoltre, sono leggermente convessi: una differenza impercettibile a occhio nudo, ma che crea una increspatura nei fluidi, che così si disperdono verso l'esterno. Infine i fasci di solchi laterali a disegno contrapposto per consentire un più rapido e veloce rilascio dell'acqua. Dopo la teoria, la pratica: sui circuiti dello European Union Proving Ground di Bridgestone di Aprilia, a metà strada tra Roma e Latina, abbiamo avuto modo di testare Turanza 6 per una giornata in condizioni anche estreme, lontane dalla quotidianità. Ma sempre possibili. Come la frenata d'emergenza ad alta velocità sul bagnato, ad esempio, che si affronta in assoluta sicurezza e senza che la vettura si scomponga. O come l'accelerazione su una superficie inondata d'acqua, o - sempre in condizioni limite - il repentino cambio di carreggiata.
Sull'ovale dell'impianto, i piloti Bridgestone hanno messo alla frusta in condizioni davvero estreme e difficilmente riproducibili da un non professionista il nuovo pneumatico, che si è dimostrato all'altezza delle aspettative. Prodotto negli stabilimenti europei, tra cui quello situato a Bari, Turanza 6 sarà disponibile in un'ampia gamma di misure da 16" (disponibile a partire dal 2024) a 22" per le autovetture e per i SUV, sia con motore a combustione interna che ibrido o elettrico.
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