Crescono del 4,55% le
immatricolazioni complessive di ciclomotori, scooter e moto nel
mese di dicembre rispetto allo stesso periodo del 2021 e il 2022
chiude ancora in positivo con un +0,95%, con l'immissione su
strada di oltre 2700 veicoli in più rispetto all'anno
precedente. Lo rende noto Confindustria Ancma (Associazione
Nazionale Ciclo Motociclo Accessori).
"È importante sottolineare - commenta il presidente
dell'associazione Paolo Magri - che senza alcuni problemi di
approvvigionamento, che hanno rallentato l'offerta nei mesi più
importanti, soprattutto nel segmento degli scooter, ci
troveremmo di fronte a numeri ancora più incoraggianti. Questo
conferma che la domanda è comunque molto significativa e quanto
il ruolo delle due ruote nella mobilità sia ormai centrale". Nel
2023, per Magri c'è la necessità di "tutelare l'industria di
riferimento con la sua filiera, in momento così interessante per
il mercato, continuando a fornire in modo sussidiario gli
strumenti più efficaci per fronteggiare il caro energia e quello
delle materie prime, che oggi rappresentano un problema centrale
per le imprese, soprattutto in relazione alla dimensione
prevalente delle nostre aziende".
Nonostante i sette mesi a valore negativo, il mercato chiude
l'anno in parità con il 2021: +0,95% e 291.661 veicoli venduti.
Gli scooter, che tra febbraio e settembre avevano perso più di
13 mila unità, riescono solo in parte a recuperare terreno,
fermandosi a 143.845 veicoli, corrispondenti a un calo del
4,84%. Buona la performance delle moto, che chiudono con 126.571
unità e un incremento del 6,35%. È a doppia cifra la chiusura
dei ciclomotori che, con 21.245 veicoli, segnano una crescita
del 13,3%.
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