"Nel 2021, quando siamo saliti sul
podio per la prima volta, nessuno credeva in noi. Nel 2022,
quando abbiamo vinto la nostra prima gara, idem. Ora nessuno
pensa che potremo ripeterci nel 2023. Ma io sì". È un Aleix
Espargaro con l'ascia di guerra in mano, quello che ha parlato
alla testata tedesca Motorsport Magazin in vista della stagione
2023. L'alfiere del team Aprilia Racing, quarto a sorpresa
l'anno scorso e in ballo per il titolo fino a qualche gara dalla
fine del campionato, si è espresso su più argomenti. Fra questi,
la volontà di spazzare via i dubbi sul suo conto: "Non ho
lottato per il titolo per 15 anni, capisco di dover dimostrare
ancora il mio valore. Nessuno per esempio dubita di Fabio
Quartararo. Nelle ultime tre stagioni è sempre stato in ballo
per il Mondiale. Se riuscirò a farlo anche quest'anno, nel 2024
ci saranno meno dubbi su di me".
Nel 2022 il numero 41 della classe regina ha sfruttato una
RS-GP competitiva, confermata anche dalle prestazioni del
compagno di squadra Maverick Vinales. Ora le cose potrebbero
ulteriormente migliorare: Noale schiererà quattro moto in top
class, a fronte delle precedenti due. Tradotto: i tempi di
sviluppo si potrebbero accorciare. "Sono convinto al 100% che
questa nuova situazione mi aiuterà", ha confermato l'iberico.
"Maverick andrà sicuramente forte nel suo secondo anno completo
in Aprilia, è un pilota di grande talento. Ciò mi motiverà.
Penso che la presenza di un team satellite sarà particolarmente
importante per i nostri ingegneri. La Ducati ha avuto un grande
vantaggio in questo senso. Potevano provare cinque cose diverse
in una sola sessione, con così tanti piloti in griglia. Per noi
non era possibile".
Un'ultima considerazione, dallo spagnolo, rispetto alla data del
suo possibile ritiro: "Al momento non mi vedo in MotoGP oltre il
2024. Quello che ha fatto Valentino è fantastico, ma non credo
che avrò la forza di farlo. Dipende da come mi sentirò".
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