Nel passato dei Quattro Anelli non ci sono solo le due ruote della storica Nsu Motorrad (nata nel 1898 dopo la produzione di biciclette) o della più recente Ducati, entrata nel Gruppo nel 2012. Gli annali di Audi, che trae appunto origine dalla Nsu di Neckarsulm, raccontano anche di una insolita quanto poco nota produzione su licenza della Lambretta.
Il celebre scooter Innocenti debuttò sulle strade della Germania nel 1950 come soluzione al problema dell’ondata di licenziamenti quando lo stabilimento di Neckarsulm cessò di riparare veicoli per l'esercito americano di stanza in quel Paese.
Fortunatamente Nsu firmò un accordo di licenza con Innocenti e iniziò a costruire la Lambretta proprio nel 1950 conservando il nome che faceva riferimento alle sue origini nel quartiere milanese di Lambrate. Negli anni in cui fu costruita la Lambretta a Neckarsulm, Nsu ne lanciò due varianti. Fino al 1954, una di 123 cc di cilindrata e 4,5 Cv con velocità massima di 70 km/h e, dal 1954 in poi, la versione 150 cc da 6,2 Cv con una velocità massima di 81 km/h. Entrambe le varianti funzionavano con un motore a due tempi monocilindrico alimentato a miscela.
Tra il 1950 e il 1956 furono costruiti in Germania circa 117.000 esemplari dell la Lambretta 125 e della 150. Erano disponibili in quattro colori: verde lime, beige, grigio medio e grigio chiaro. Quando il contratto di licenza con Innocenti cessò di essere valido - come previsto - nel 1956, Nsu decise però di continuare a costruire scooter come sviluppo interno che poteva essere venduto anche in altri mercati. L’italiana Lambretta divenne così Nsu Prima, disponibile in quattro varianti. Quando la produzione di scooter a Neckarsulm terminò nel 1964 da quelle linee erano usciti in totale 160mila unità del Prima. E questo stop segnò anche la fine della produzione di scooter a Neckarsulm.
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