In Italia arriverà una rete di 400 colonnine di ricarica elettrica fast nelle comunità energetiche (CER) a conduzione pubblica entro il 2025. È un progetto destinato a crescere grazie alla partnership tra Albatros e ACI, con la partecipazione di quei comuni in cui la rete di professionisti e imprese (www.albatros.uno) realizzerà le sue CER.
Il progetto ha come fine quello di frenare il cambiamento climatico, accelerando sulla cultura della modalità sostenibile che in Italia stenta a decollare, a differenza degli altri Paesi europei. Nel 2023, a seguito della pubblicazione in gazzetta ufficiale del D.lgs 199/21, che ha recepito la direttiva comunitaria 2018/2001, le comunità energetiche stanno diventando una realtà. Anche Albatros è pronta a predisporre questo scatto verso la transizione energetica, per uno sviluppo sostenibile a vantaggio della tutela dell'ambiente e della salute delle persone.
"Bisogna farsi trovare pronti a un cambiamento ormai inderogabile e la rete nazionale di ricarica che stiamo creando grazie alla collaborazione con ACI - spiega Andrea Prato, direttore generale di Albatros - va in questa direzione. Il progetto Scatto Energetico contribuisce a portare l'Italia verso una transizione verde più sostenibile. Le nuove stazioni di ricarica Albatros-ACI, partendo dalla provincia di Sassari, è destinato ad avere una diffusione capillare, che garantisca ai soci di Aci e delle CER, le stesse tariffe vantaggiose in tutto il Paese".
È il terzo anno che ACI e Automobil Club Sassari, in particolare, promuovono una serie di appuntamenti nel progetto RIS Green. "Si tratta di attività votate non solo a promuovere il territorio e le sue bellezze, ma finalizzate in particolar modo alla conoscenza delle nuove risorse e della sostenibilità" spiega Raffaele Pelillo, presidente Commissione Energie Alternative ACI Sport. "Venerdì 2 giugno - prosegue - ci sarà l'appuntamento in Casa ACI Comunità Energetiche Rinnovabili: opportunità per la transizione energetica da parte dell'Amministrazione Pubblica. Un momento per approfondire il tema, ma soprattutto per iniziare a far considerare le comunità energetiche come realtà molto più vicine al mondo dell'automobile rispetto a quello che si crede".
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