I camion e gli autobus di Iveco potrebbero essere venduti al gruppo automobilistico cinese Faw. Cnh Industrial, controllata da Exor, holding della famiglia Agnelli, ha spiegato che la trattativa è a livello preliminare e ha l'obiettivo di rafforzare il business stradale dell'azienda.
L'azienda, alla cui guida si è insediato il 4 gennaio il nuovo ceo Scott W. Wine, non ha fornito ulteriori dettagli sulla portata e la natura di un eventuale accordo. Il negoziato riguarda anche una quota di minoranza di Fpt Industrial, la divisione motori del gruppo.
A Piazza Affari la notizia ha avuto contraccolpi positivi: congelato anche per eccesso di rialzo, il titolo Cnh Industrial ha chiuso con un balzo del 6,64% a quasi 11 euro, sui massimi dal marzo del 2018, ma ancora sotto il record dei 12,48 euro raggiunto un mese prima. Si era già parlato di una trattativa con Faw per i camion e gli autobus Iveco l'estate scorsa, ma ora il gruppo cinese, che punta ad espandersi sui mercati internazionali con il suo marchio Jiefang, avrebbe presentato un'offerta migliore. L'eventuale vendita potrebbe essere un'alternativa al piano presentato da Cnh Industrial a settembre del 2019, nel Capital Market Day a New York: l'idea era quella di dividersi in due e costituire una società autonoma, quotata in Borsa, degli autobus e dei veicoli commerciali Iveco e dei motori Fpt.
L'operazione, che avrebbe dovuto coinvolgere 17.000 lavoratori in Italia, era prevista per l'inizio di quest'anno, ma la presidente Suzanne Heywood ha spiegato, durante la presentazione dei conti del terzo trimestre 2019, che slitterà a causa del Coronavirus. Va avanti invece la joint venture di Iveco con Nikola: sta completando i lavori sui primi prototipi elettrici a batteria del Nikola Tre. Entro il quarto trimestre del 2021, l'impianto di assemblaggio di Ulm, in Germania inizierà a produrre Nikola Tre. Poco dopo sarà avviato un processo simile con il camion a celle a combustibile a idrogeno, la cui produzione inizierà alla fine del 2023. La trattativa con Faw per Iveco conferma il dinamismo di Exor all'inizio del nuovo anno: impegnata nell'auto con la nascita di Stellantis, la holding Agnelli sembra muoversi a tutto campo per definire i confini della sua galassia. Tra le ultime mosse l'investimento nella moda con Hermes con l'acquisizione della maggioranza di Shang Xia, marchio cinese partecipato dal gruppo francese del lusso.
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