La giapponese Subaru si trova costretta a sospendere la produzione nello stabilimento dello stato Usa dell'Indiana, a causa della perdurante carenza di semiconduttori per il settore automotive. Lo stop continuerà fino al termine del mese, risultando in un ulteriore taglio di 15mila vetture, e segue quello deciso in una fabbrica in Giappone, che contribuirà ad una riduzione stimata di 25mila automobili in aprile. Nei primi tre mesi del 2021 Subaru aveva stimato un ridimensionamento di 48mila unità. Il costruttore nipponico, si aggiunge al folto gruppo di case auto a livello globale costrette a rivedere le loro previsioni per via della domanda sempre più agguerrita nel settore della telefonia mobile e della componentistica per il funzionamento della rete 5G, con un'offerta in affanno per il comparto delle quattro ruote, dopo i problemi riscontrati a livello logistico nell'ultimo anno, durante l'emergenza sanitaria provocata dal coronavirus. Ieri, la Renesas, uno dei principali fornitori dei chips per il settore auto - la cui fabbrica a nord di Tokyo era stata seriamente compromessa da un incendio a metà marzo, ha detto che dovrebbe essere in grado di ripristinare la propria capacità produttiva al 100% entro fine maggio.
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