Il futuro di Alfa Romeo è già ben delineato, con i programmi dei prossimi 5 anni che sono stati 'blindati' e finanziati, mantenendo una posizione centrale nel piano decennale di Stellantis. Un processo che avverrà puntando però alla redditività e non alle quote. E anche al valore del marchio e del legame che ha con clienti ed appassionati in tutto il mondo.
Lo ha detto all'ANSA Jean-Philippe Imparato, il manager francese, con un nonno nato a Gaeta, che Carlos Tavares ha chiamato da Peugeot a guidare Alfa Romeo. "Con Carlos non parliamo mai di targhe per Alfa, ma di qualità e di valorizzazione del posizionamento premium. Ed anche di aspetti che sono fondamentali in questo ambito, come il pricing power e il valore residuo dell'usato".
"L'Alfa Romeo - ha ribadito Imparato - ha un grande valore internazionale, è conosciuta in tutto il mondo. È notissima in Europa, e in America grazie al lavoro di Marchionne, ma lo è anche in Cina. Per questo motivo non è in discussione la nostra presenza negli Stati Uniti. Per essere globali e premium bisogna esserci".
Nel confermare che non verranno realizzati e proposti modelli specifici per i singoli mercati, Imparato ha però sottolineato l'impegno ad "alimentare il mondo con modelli che saranno Alfa 100%, sia nello stile che nelle prestazioni e nelle caratteristiche che resteranno quelle della nostra marca, anche con l'elettrificazione".
Logico un link con il prossimo nuovo prodotto di Alfa, il suv Tonale, nato sotto la gestione FCA ma il cui lancio è stato spostato di un anno come primo atto dall'arrivo di Imparato a Torino. "All'interno di un Gruppo come Stellantis - ha detto - era necessario avere il tempo per valutare e migliorare questo modello strategico. E avendo come obiettivo la riduzione del 60% della CO2 nel 2030 e la rispondenza alle norme Euro6.4 in arrivo, era indispensabile che fosse elettrificato".
Precisando che Tonale sarà un ibrido plug-in "sfruttando la migliore tecnologia del Gruppo" ma che "ci saranno anche altri motori", Imparato ha anticipato che la presentazione avverrà nel marzo del 2022 e che il lancio commerciale sarà "a giugno, un paio di giorni dopo la Festa della Repubblica".
"L'importanza di questo modello - ha sottolineato - sta anche nel fatto che ha le prestazioni giuste per soddisfare la clientela professionale che vale il 50% in questo segmento. Ecco perché stiamo lavorando con impegno sul valore residuo e sul costo di gestione".
I prossimi anni vedranno l'arrivo di altre novità Alfa Romeo, ma "nessuna nella fascia alta del mercato, di cui non vedo necessità" ha detto Imparato. L'obiettivo è quello di lanciare con regolarità (e a questo riguardo ha citato quanto fatto in Peugeot) "un numero di nuovi modelli sufficiente per garantire la sostenibilità del marchio. Su questo però non voglio fare proclami o svelare nomi. Avremo una nuova Alfa ogni anno, ma lo faremo senza svendere le nostre macchine e proteggendo il valore residuo. Puntiamo anche a valorizzare il brand Quadrifoglio e, nelle concessionarie, a non avere stock che vadano oltre i 45 giorni".
Imparato ha anche sottolineato che le future piattaforme elettriche di Stellantis "promettono molto bene, con autonomie superiori a 700 km. Ma Alfa interpreterà questo tema a modo suo, in linea con i propri valori". Parlando dei programmi industriali, il numero uno di Alfa Romeo ha detto che "a lungo termine le auto del Gruppo del segmento D ed E sulla nuova piattaforma Stella Large (STLA). Ma una cosa è certa: la piattaforma Giorgio (cioè quella su cui sono nate Giulia e Stelvio) esiste ed è localizzata a Cassino. Le future Alfa manterranno le prestazioni e le caratteristiche della marca anche con l'elettrificazione".
E per non lasciare dubbi ha concluso: "L'anima di Alfa resta fortemente italiana, come il 90% delle persone che ci lavorano.
I francesi qui sono solo due, e uno sono io".
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