Ford non ha dubbi: anche se al momento la redditività delle auto e dei veicoli elettrici è inferiore a quella degli analoghi modelli con motori benzina e diesel, entro pochi anni Il valore superiore dei Bev e soprattutto gli utili provenienti dalle attività commerciali e dai servizi connessi saranno il fulcro strategico dei futuri risultati positivi dell'azienda.
Lo ha detto oggi Jim Farley, Ceo del Gruppo di Dearborn, in un incontro via web con gli analisti. Riferendosi allo stato di avanzamento del piano Ford + già presentato, Farley ha anticipato che questa strategia porterà ad un EBIT globale (utili prima di interessi e tasse) rettificato dell'8% nel 2023, e al 10% per ciò che riguarda il Nordamerica.
"Sono entusiasta di ciò che Ford + significa per i nostri clienti - ha detto nella introduzione il Ceo del Gruppo - che potranno vivere nuove e migliori esperienze utilizzando i nostri iconici modelli assieme alla nostra tecnologia connessa che migliora costantemente nel tempo".
Descrivendo ciò che già oggi è disponibile nella Mustang Mach-e e nel nuovissimo pick-up elettrico F150 Lightining, Farley ha spiegato che queste innovazioni permetteranno di "fornire costi inferiori, di mettere a disposizione maggiore controvalore a tutti i nostri utenti e di aumentare la fedeltà dei clienti" che, sempre riferendosi alla Mach-e "provengono al 70% dall'esterno di Ford".
Farley ha spiegato come Ford si stia allontanando dal modello di business tradizionale e transazionale ('costruisci e vendi') che ha caratterizzato l'industria automobilistica per decenni, per passare ad un produttore di auto e veicoli commerciali green, da destinare a tutte le modalità di possesso e condivisione, ma anche di servizi (come assitenza, ricariche, contenuti connessi, finanziamenti, ecc) che per queste ultime voci "arriveranno a produrre un fatturato di 54 miliardi di dollari nel 2025 contro i 27 del 2019".
Confermando un maggiore budget (30 miliardi di dollari) per l'elettrificazione pianificata a entro il 2025, compreso lo sviluppo delle nuove batterie IonBoost di produzione propria.
Farley ha anche affermato di aspettarsi che nel 2030 "il 40% del volume globale dei veicoli Ford possa essere elettrico". Uno degli elementi chiave della strategia elettrica dell'Ovale Blu à la creazione di Ford Ion Park, un centro globale di eccellenza dedicato esclusivamente alle batterie, dove oltre 150 esperti sono al lavoro per aumentare l'autonomia e ridurranno i costi industriali e quindi per i clienti finali. Al riguardo nella conferenza via web è stato indicato un obiettivo di "80 dollari per kWh alla fine del decennio", che sarà una tappa decisiva per rendere ancora più profittabile la fabbricazione dei Bev rispetto ai modelli ICE.
Ford sta tra l'altro lavorando, accanto alle batterie IonBoost agli ioni di litio, alle IonBoost Pro (litio ferro fosfato per veicoli commerciali) e alle batterie allo stato solido - che permetteranno grandi autonomie e bassi costi - basate sull'ingegneria e sul know-how di Solid Power, società di cui Ford detiene una partecipazione azionaria.
Decisivo per i futuro dell'Ovale Blu anche l'ambito dei veicoli commerciali da lavoro, per attività di distribuzione e per il trasporto persone. Farley ha dettagliato la creazione di Ford Pro - una divisione completamente dedicata al mondo del trasporto e finalizzato per fornire alta produttività ai clienti professionali, agli artigiani, alle aziende a agli enti con veicoli elettrici, elettrificati o tradizionali - recentemente affidata a Ted Cannis.
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