In Europa si fanno "politiche che stanno uccidendo il futuro della mobilità": questo l'avvertimento lanciato da Carlos Tavares, che in occasione del Salone dell'Auto di Parigi, si appella ai capi di Stato e di governo dell'Unione europea affinché reagiscano uniti dinanzi alla concorrenza di grandi competitor internazionali, a cominciare dalla Cina. Rivolgendosi ai cronisti convocati in anteprima al Salone della Porte de Versailles - che domani riaprirà per la prima volta dopo quattro anni di chiusura - il ceo di Stellantis ha messo in guardia sulla perdita di peso del mercato automobilistico del vecchio continente ed ha invocato pari regole per la Cina. "Il mercato europeo si sta restringendo", avverte, schierandosi in difesa della "libertà di movimento" dei cittadini Ue. A cominciare dalle classi medie sempre più in difficoltà per dotarsi di nuovi modelli ibridi o elettrici, in un contesto in cui l'Unione europea ha sancito la fine del motore termico dal 2035. Mentre le nuove normative Euro 7, giudicate troppo stringenti e difficili da rispettare, "sono inutili" e "vanno cancellate, ha detto. Rispondendo a una domanda sull'Italia, Tavares garantisce che per ogni stabilimento del gruppo, sia esso italiano od europeo, "siamo alla ricerca della soluzione migliore". Da parte di Stellantis, ha precisato, esiste "una strategia" per ogni sito produttivo, come quella sull'economia circolare presentata di recente per Mirafiori. Rivolgendosi ai cronisti internazionali, tra cui tanti italiani, nel 'Salon Europe' della Porte de Versailles, il ceo dice di non avere particolari richieste da rivolgere al futuro governo italiano. Salvo quello di usare appieno la "forte voce" dell'Italia in Europa per rilanciare il mercato automobilistico dell'Unione, assieme a partner storici come Francia, Portogallo, Spagna e Grecia. "La situazione italiana - afferma Tavares - è simile a quella francese ma non siamo maghi. Se l'Unione europea non trova soluzioni e continua a restringere il mercato succederanno cose brutte". Ora "bisogna garantire alla classe media libertà di movimento e poter acquistare auto nuove. Vanno ridotti i costi dell'elettrico", ha avvertito, invocando pari condizioni per europei e cinesi. Per Tavares, non c'è "alcun motivo" che faciliti l'accesso del Dragone al mercato Ue senza ottenere in cambio il contrario. "Serve reciprocità", ha ammonito, aggiungendo che i costruttori cinesi sono "benvenuti in Europa" a condizione che quelli europei possano accedere alle stesse condizioni al mercato cinese. In mattinata, il ceo di Stellantis ha accompagnato il presidente francese, Emmanuel Macron, in visita allo stand di Peugeot, assieme al presidente John Elkann anch'egli di ritorno nella capitale francese per il Mondial de l'Auto. In quell'occasione, Tavares ha annunciato che Stellantis produrrà a "breve scadenza" 12 veicoli elettrici in Francia, contro i sei attuali, nello stabilimento di Mulhouse.
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